L’On. Riccardo Ventre, che con competenza e con passione, ha seguito la vicenda dal primo momento, consapevole e preoccupato dei gravi danni alla salute dei cittadini che la discarica comporta, ha presentato questa mattina interrogazione alla Commissione Europea al fine di ispezionare i luoghi stante, la gravità della situazione. Fino ad ora vane erano risultate le richieste al sindaco per fermare questo scempio. “L’agnello sacrificale”, ossia il comune di Caserta, offerto a Bertolaso dal presidente De Franciscis per le sue situazioni politiche, continua a riempire lo zaino dei politici del centro sinistra a danno dei cittadini casertani. La piazza tuttavia ha incominciato a prendere consapevolezza dello scempio che il duo Petteruti – De Franciscis sta per portare a Caserta e allora la minoranza consiliare ha deciso, insieme alle più sensibili associazioni casertane, insieme ai politici non succubi dei nuovi padroni del vapore, insieme insomma a tutta quella classe dirigente ancora pensosa delle sorti dei casertani, di intensificare le azioni a tutela degli abitanti di Caserta e dei Comuni limitrofi. E’ in questa ottica che si inserisce l’interrogazione dell’On. Ventre alla Commissione Europea, ed è in questa ottica che si inserisce la richiesta che lo stesso europarlamentare farà, in qualità di consigliere comunale di Casera, alla Procura della Repubblica di SMCV di essere ascoltato sulla vicenda di Lo Uttaro. Sconcertante infine appare, a giudizio dell’On. Ventre, la circostanza che vede ancora non definiti i responsabili della scelta del sito Lo Uttaro dal momento che, come si apprende da qualche organo di stampa, la Prefettura, attraverso qualche suo autorevole dirigente, avrebbe dichiarato di essere completamente estranea alla scelta di cui trattasi. Come appresso il testo dell’interrogazione. “nel comune di Caserta in località Lo Uttaro sta per essere allestita una discarica di 450.000 mc destinata a ricevere il FOS, sigla che sta per frazione organica stabilizzata, che è il residuo della lavorazione dei rifiuti fatta dal CDR. Il CDR è la fase preliminare all’incenerimento del sistema di trattamento dei rifiuti adottato dalla Regione Campania ma questa procedura, come è noto anche alla stampa estera, in Campania è viziata da grosse deficienze strutturali che rendono non stabilizzato il residuo e peraltro non adeguatamente trattata la materia da bruciare. Lo Uttaro sta per ospitare un enorme quantitativo di materiale altamente tossico che va a sovrapporsi su un precedente giacimento di rifiuti non trattati, interrati in periodi precedenti che hanno già intercettato le falde acquifere. In una conurbazione di 200.000 abitanti si sta installando una discarica di grandi proporzioni senza la dovuta valutazione ambientale (cd. VAS). Questo comportamento dell’autorità straordinaria del Commissario all’emergenza rifiuti è in palese violazione della direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo del 27 giugno 2001, resa esecutiva per tutti gli Stati membri dal 21 luglio 2004. In particolare il comma 4 dell’articolo 3 della Direttiva citata obbliga gli Stati membri alle valutazioni de quibus se i piani ed i programmi “possono avere effetti significativi sull’ambiente attraverso l’esame caso per caso”. La città di Caserta e la sua conurbazione sono sottoposte alla minaccia di un disastro ambientale di vaste proporzioni in unità con tutto il territorio della Regione Campania, dove gli abusi denunciati sono ripetuti e dove le malattie stanno aumentando in maniera esponenziale. Per questa situazione di grave danno ambientale si richiede l’intervento della Commissione dell’Unione Europea con ispezione dei luoghi.” (2 aprile 2007-22:27)