(di Riccardo Ventre, Eurodeputato, Consigliere comunale a Caserta) - I giovani scendono in piazza per sensibilizzare e far conoscere ai cittadini la pericolosità per la salute pubblica della discarica “Lo Uttaro”. E lo fanno con la maturità che spesso gli adulti dimostrano di non avere. Mi riferisco cioè alla natura della manifestazione di lunedì che invece di una protesta si presenta come una passeggiata ecologica di divulgazione di notizie a quanti hanno sì sentito parlare della località Lo Uttaro, di rifiuti, di raccolta differenziata, di discarica, ma non ne conoscono né le problematiche connesse, né la nocività, né, tante volte, la precisa localizzazione del sito. Ai giovani va quindi la riconoscenza di noi tutti più adulti che fino ad ora forse non siamo stati sensibili all’aspetto della conoscenza delle notizie utili ai cittadini al fine di responsabilizzarli e a scendere in piazza per dimostrare tutto il dissenso su di una scelta scellerata operata da chi amministra sia il comune capoluogo, sia la provincia. Ebbene i giovani hanno preso l’iniziativa e, di fronte ad un silenzio assordante, hanno deciso di mobilitarsi. E ciò ha portato il sindaco ad una mossa scaltra. Infatti Petteruti ha invitato le associazioni ad un incontro alla vigilia della preannunciata manifestazione di lunedì, anche se tale iniziativa del sindaco risulta in tutta la sua evidenza: tardiva, ipocrita, tesa a perdere tempo a pochi giorni dall’inizio dello sversamento. Non potrebbe non essere così se solo si pensa a ciò che è accaduto nella seduta dell’ultimo consiglio comunale nel quale si parlava proprio della discarica. Come ha potuto constatare chi era presente, il primo cittadino ha negato la parola alle associazioni stesse che chiedevano di intervenire, causando così il disappunto degli intervenuti che non hanno esitato a rumoreggiare contro di lui. Ebbene quindi non ha senso l’invito rivolto a porte chiuse proprio a chi è stata negata la parola in un consesso pubblico. Bene avrebbero fatto tutti a non parteciparvi anche e solo per difendere la dignità di persone e di cittadini, dignità calpestata da chi, come ho più volte detto, si reputa il padrone del vascello. Un vascello conquistato con una campagna elettorale improntata sulla promessa di una partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica, oltre che per la difesa dell’ambiente che era tra i punti salienti del suo programma elettorale. Un sindaco che, non solo non scende in piazza al fianco dei cittadini che rappresenta e la cui salute dovrebbe tutelare, ma che al contrario firma un’intesa per l’apertura di una discarica in una località in via di espansione, dove avrà luogo il policlinico, dove ha sede il macello comunale dove chiunque, anche un bambino, avrebbe reputato il sito non idoneo. Un sindaco che ha dato il suo assenso ad uno scempio, contrariamente a quanto invece hanno fatto altri sindaci di comuni italiani che sono scesi in piazza con le fasce tricolori al fianco dei cittadini. E’ di questi giorni la forte protesta di Serre, in provincia di Salerno, di poco tempo fa quella di Scanzano. Allora ai cittadini, alle associazioni, ai sindacati, agli amministratori, ai politici di tutti gli schieramenti, l’appuntamento è per lunedì mattina: passeggiamo insieme per il corso Trieste fino al comune, facciamo conoscere la realtà dei fatti a chi non li conosce. Il tutto in attesa di una mobilitazione più forte e collettiva della città nel caso in cui la decisione non dovesse essere rivista da chi ha deciso, allo stato, di far diventare Caserta la pattumiera della regione Campania.
Un appello particolare va invece ai magistrati delle Procura di S. Maria Capua Vetereche da sempre si sono mostrati sensibili alle problematiche ambientali e quindi ai risvolti deleteri per la salute dei cittadini. Mi riferisco, nello specifico alla pericolosità, già sancita per il passato, del sito Lo Uttaro che avrebbe bisogno di una bonifica se è vero, a quanto si apprende dai giornali, dell’esistenza di situazioni oggetto di reato che così sarebbero definitivamente coperti dallo sversamento di rifiuti previsto da qui a qualche giorno. In una situazione di emergenza quale quella che è, solo forse il loro intervento ed il sequestro cautelativo, può scongiurare eventuali coperture di reati pregressi nonché nuovi danni facilmente prevedibili.
(17 marzo 2007-14:50)
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