Fino ad oggi abbiamo evitato di propagandare tramite stampa quanto fatto per
sostenere il nostro assessore provinciale Lucia Esposito. Non così chi,
evidentemente, crede di poterne discriminare l'immagine diffondendo notizie
inesatte e frasi ad effetto, dando la sensazione di uno scontro che certo
non giova al Partito. Siamo stati, e Lucia Esposito in testa, esponenti
della Democrazia Cristiana, consiglieri e fondatori del Partito Popolare,
della Margherita e, oggi, del Partito Democratico. Pertanto non accettiamo
lezioni da questo punto di vista. Oggi i vertici provinciali chiedono le
dimissioni di un assessore che, a loro stesso dire, ha lavorato benissimo,
in virtù di presunti accordi di staffetta mai portati a conoscenza
dell'assessore Esposito che, anzi (assessori e consiglieri provinciali lo
ricorderanno) era persino stata indicata come assessore di riferimento. Si
parla di un documento della Dirzione, convocata tramite Sms, che lo scorso
13 gennaio avrebbe deciso all'unanimità. Non ci risulta che tale documento
sia stato nell'occasione sottoscritto e possiamo provarlo, la riunione si
concluse con un tentativo di mediazione da parte dei componenti Lasco e
Ciontoli. E, comunque, nessuno ha mai provveduto a notificarlo all'assessore
Esposito, alla quale, tra l'altro, non è stata mai formalizzata, nè
motivata, la richiesta di dimissioni. Anzi lo scorso 30 dicembre, e qualche
amico di partito ci è buon testimone, all'assessore Esposito era stato
assicurato che la sua posizione non era assolutamente in discussione.
Oltretutto sempre lo scorso mese di dicembre, al termine della penultima
riunione della Direzione, in una intervista al Mattino l'onorevole Squeglia
ebbe a dichiarare. "Gli assessori non sono mai srari messi in discussione,
nè in questa ne in precedenti riunione della Direzione. Chi dice il
contrario è un mistificatore. Anzi non sarò mai io a chiedere ad un
assessore di dimettersi, ma dovranno decidere i titolari delle deleghe".
Oggi chiediamo al segretario di agire in piena coerenza con quanto
dichiarato. Altro che mandato a termine. Oggi gli amici della Margherita
devono sostanzialmente rispondere ad un quesito. "Può essere un assessore
trattato come un oggetto da utilizzare e poi essere messo da parte anche se
ha operato bene?". Si parla di norme da rispettare. In base a quali norme i
vertici della Margherita possono vantare tale diritto? Ci venga citato un
articolo dello Statuto, del regolamento, della Carta dei Principi. Non
dovrebbe un partito Puntare soprattutto a tutelare i suoi uomini migliori?
Se i vertici provinciali ritengono, comunque, di essere nel giusto, da San
Nicola proponiamo di rimettere la questione agli organi superiori del
Partito affinché giudichino quale posizioni cozzi realmente contro i
priNcipi del Partito del quale facciamo parte. Si parla, infine, da più
parti di un possibile ricorso che sarebbe stato a suo tempo bloccato e che
interesserebbe il dottor Puorto. E' vero? E se sì, su quali basi tale
ricorso avrebbe avuto possibilità di essere accolto? Di che cosa si
trattava? Siamo stati anche noi impegnati in una dura campagna elettorale,
ed abbiamo il diritto di sapere come stanno le cose. Siamo disponibili ad un
confronto anche pubblico su tali temi, accetti la sfida chi ritiene di
essere nel giusto. Noi non ci sottrarremo. E andremo fino in fondo perché
siamo abituati a rispettare tutti, specialmente a rispettare i patti e la
dignità altrui. Ma abbiamo un difetto, pretendiamo che gli altri facciano lo
stesso.
Franco Feola (portavoce del circolo De Gasperi di San Nicola la Strada
ex consigliere comunale del Partito Popolare
Canditato per la Margherita alle Comunali: 160 preferenze riportate). (14 marzo 2007-16:00)
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