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SPETTACOLI: AL TEATRO GARIBALDI DI S. MARIA C.V. VALERI E GUARNIERI


Sabato 3 marzo, alle ore 21.00 (in replica anche domenica 4 alle ore 18.30), in scena al Teatro Comunale Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), ‘Le serve’, forse il testo più rappresentativo del teatro di Jean Genet. Ad interpretarlo, nella versione prodotta dalla Società per attori e diretta da Giuseppe Marini, Franca Valeri e Anna Maria Guarnieri, affiancate da Patrizia Zappa Mulas. La rappresentazione si realizza nell’ambito della terza stagione teatrale promossa dall’amministrazione comunale sammaritana, dal Teatro Pubblico Campano, con il sostegno della Regione Campania. ‘Le serve’ (titolo originale ‘Les Bonnes’) è una favola nera, lirica e allucinata, dove reale e irreale si confondono in un’atmosfera da incubo magico. Mettendo in scena un inquietante gioco delle parti, Genet allude anche al rituale del teatro, svelandone i meccanismi. La storia trae spunto da un caso di cronaca che negli anni ’30 sconvolse la Francia: le due sorelle Papin, a servizio presso una ricca e facoltosa famiglia borghese, uccisero atrocemente la loro padrona e sua figlia. Nel testo di Genet le sorelle Claire e Solange Lemercier amano e odiano la loro padrona (Madame) e sognano di ucciderla. Ogni sera, quando la padrona è assente, a turno una prende le sembianze di Madame, l’altra quella della serva-sorella, e inscenano la stessa cerimonia il cui epilogo è proprio l’assassinio della Signora. Un giorno Claire spedisce alla polizia una lettera anonima che porta all’imprigionamento di Monsier, l’amante di Madame, che viene però presto rilasciato per mancanza di prove. Temendo di essere scoperte, Claire e Solange decidono di uccidere veramente Madame con una tisana avvelenata. Ma visto che anche quest’ultimo tentativo fallisce le due ‘bonnes’ decidono di farla finita e di eliminarsi attraverso l’ultimo rituale suicidio-omicidio: una di loro berrà il tiglio avvelenato servitole dalla sorella. ‘Una favola nera – scrive in una nota il regista Giuseppe Marini - in bilico tra l'angoscia di esistere e la corazza dell'ironia, costruita sulla forma mista di un realismo lirico e allucinato, dove reale e irreale si confondono in un un'atmosfera onirica, da incubo magico’. Le scene sono di Alessandro Chiti, le musiche di Marco Podda, i costumi di Gianluca Falaschi, il disegno luci di Gigi Ascione. Info: tel. 0823/813181; botteghino teatro tel. 0823799612 (3 marzo 2007-00:00)

 
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