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PESTAGGI IN CARCERE: OK A RADIO RADICALE PER PUBBLICARE UDIENZE CORTE ASSISE

Santa Maria Capua Vetere (Caserta), 5 aprile 2023 - (di Claudio Giammarino) "Radio Radicale è legittimata a pubblicare sul proprio sito gli audio registrati dopo ogni udienza. Un eventuale divieto alla diffusione delle registrazioni sarebbe un ingiustificato limite al diritto di cronaca, mentre non risulta compresso dalla diffusione degli audio l'esercizio del diritto di difesa". Lo ha deciso il presidente della Corte d'Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) Roberto Donatiello, davanti al quale è in corso il processo a carico di 105 imputati, tra agenti penitenziari, funzionari del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap) e medici dell'Asl, per i pestaggi ai danni di detenuti avvenuti il 6 aprile 2020 nel carcere sammaritano. Era stato il legale di alcuni imputati, Carlo De Stavola, a sollecitare la Corte il 22 marzo scorso a disporre il divieto di pubblicazione degli audio delle udienze registrati da Radio Radicale (l'emittente è stata autorizzata ad inizio dibattimento a registrare e pubblicare dopo ogni udienza), chiedendo che la pubblicazione avvenisse dopo la fine del processo di primo grado, e ciò perché la diffusione degli audio, a detta del legale, avrebbe inficiato la genuinità delle dichiarazioni rese in aula dai testimoni con il rischio che fosse violato il diritto di difesa, permettendo a testimoni non ancora sentiti di ascoltare le parole dette da altri testimoni e dunque rendere dichiarazioni in aula preparate e non spontanee. Ma per la Corte, che ha rigettato la richiesta, la compressione del diritto di difesa lamentata dal legale, è solo "ipotetica e non attuale", mentre un eventuale divieto di pubblicazione rappresenterebbe una lesione "concreta e ingiustificata", dunque attuale, del diritto di cronaca e del diritto della collettività ad essere informata, corollari della libertà costituzionale di manifestazione del pensiero, su un processo che ha "destato allarme sociale" e sulla cui "rilevanza non stiamo qui a soffermarci". Peraltro, ha osservato nell'ordinanza di rigetto il presidente della Corte Donatiello, ci sono anche altri mezzi di comunicazione attraverso i quali si possono pubblicare le risultanze delle singole udienze, come "siti internet e articoli di giornale". Il presidente ha poi evidenziato come le deroghe al principio generale di pubblicità dei processi sono indicate in modo tassativo dalla legge (quando la pubblicità può nuocere al buon costume, alla pubblica igiene, quando si tratta di notizie da mantenere segrete nell'interesse dello Stato, quando avvengono da parte del pubblico manifestazioni che turbano il regolare svolgimento delle udienze ovvero quando è necessario salvaguardare la sicurezza di testimoni o di imputati), e ciò sia se si considera la normativa nazionale che quella europea consacrata nella Cedu. Nella stessa giornata di oggi è stato sentito come teste il magistrato di Sorveglianza Marco Puglia che intervenne il 6 aprile del 2020 nel carcere per cercare di sedare gli animi ricevendo peraltro anche offese dai detenuti.

S.MARIA CAPUA VETERE, POLEMICHE IN CARCERE DOPO L’INTERVENTO DEL PRAP

Il Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Napoli annuncia un interpello regionale per rinforzare di dieci unità l’organico del Reparto del carcere di S. Maria Capua Vetere, nel Casertano, ma il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria esprime “perplessità” alla luce della presunta autoconsegna di alcuni Agenti avvenuta questa mattina nel Reparto Nilo. “Giulio Andreotti diceva: “A pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina”. Beh, è la prima riflessione che mi sovviene constatando l’incredibile coincidenza tra l’autoconsegna di alcuni agenti del Reparto Nilo del carcere di S. Maria Capua Vetere e la decisione del Provveditore penitenziario della Campania, Lucia Castellano. Resto perplesso perché il rinforzamento dell’organico della struttura detentiva sammaritana è stato al centro di diversi incontri che ho avuto personalmente con il Provveditore nel suo ufficio, a Napoli, sul quale aveva assunto precisi impegni. Per cui collegare, come qualcuno fa, la decisione del Provveditore all’estemporanea protesta di oggi è quantomeno un azzardo, come invece pare che qualche sindacato abbia fatto. Non è certo una casualità: piuttosto, mi sembra più facile che qualcuno, saputo dell’imminente decisione del provveditore Castellano, l’abbia anticipata a chi non ha perso occasione per cercare di “mettere il cappello” su questo provvedimento”. Lo dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. Il leader nazionale del SAPPE chiederà al provveditore Castellano di fare chiarezza su questa “fuga di notizie” - “c’è chi, e sarebbe eventualmente utile capirne il perché, ha un canale preferenziale negli uffici del Provveditorato di Napoli?”-, sollecitandola a chiarire quanto avvenuto ed a predisporre ogni ulteriore provvedimento utile e necessario per garantire soluzioni strutturali alle criticità del carcere di S. Maria Capua Vetere. università unicampania vanvitelli campus polizia questura carabinieri

 
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