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ECCELLENZE: MESE DELL'OLIO IN CAMPANIA, EVENTI ANCHE A CASERTA


CASERTA, 14 GENNAIO 2010 - Sirena d'Oro all'orizzonte. Manca poco più di un mese all'appuntamento annuale con il concorso tra i migliori oli a denominazione, organizzato dall'assessorato all'Agricoltura della Regione Campania e dal Comune di Sorrento insieme all'Associazione Nazionale Città dell'Olio, Federdop, Oleum e Ice. Presentata oggi a Roma alla Stampa estera l'ottava edizione ricchissima, sia di premi - che quest'anno salgono a cinque - che di partecipanti con un salotto degli oli aperto al pubblico a Napoli, a Palazzo San Teodoro il 20 e 21 febbraio, e le finali a Sorrento dal 26 al 28 febbraio. "Quest'anno arriviamo all'ottava edizione di una kermesse che ormai ha raggiunto un'importanza e un prestigio che varca di gran lunga i confini della nostra regione" ha detto Gianfranco Nappi, assessore all'Agricoltura della Campania, impegnandosi allo stanziamento di risorse maggiori per far sì che il premio Sirena d'Oro viva e comunichi 365 giorni l'anno. "Siamo divenuti il luogo simbolo della produzione olivicola nazionale, con la presenza di ben 4 Dop, dalla Penisola Sorrentina alle Colline Salernitane, dal Cilento alle Colline dell'Ufita e Ravece come new entry, Parliamo di olio prodotto ai massimi livelli di qualità e genuinità. Un olio che andrà a competere con tutte le altre grandi produzioni italiane in quella che aspettiamo come 'grande rassegna', atta a dimostrare come questo Paese unito possa trovare risorse di sviluppo anche nel Mezzogiorno". Dal 2003 "siamo vetrina delle buone pratiche agricole per assolvere il compito di far conoscere a un pubblico internazionale il valore di un prodotto d'eccellenza del Made in Italy" ha detto il sindaco della città di Sorrento Marco Fiorentino. Plauso alla Campania e alla sua filiera olivicola è stato espresso dal presidente dell'associazione nazionale Città dell'Olio Enrico Lupi a nome dei 350 soci: uomini del Sud hanno capito per primi - ha detto Lupi - che l'olio Dop è motore di sviluppo e di salute. "La quota di mercato dell'extravergine Dop - ha precisato Lupi - non supera il 3,5-3,8%, piccola ma stabile; mentre la parte del leone lo fanno gli extravergine (70%) che risentono della crisi. Le Città dell'olio sono convinte che il consumo di olio Dop crescerà, ma occorre che le denominazioni siano legate a effettive unicità, altrimenti diventano gioiellini dimenticati in un cassetto". Laura Della Torre, responsabile del settore ispettivo sui controlli qualità del Mipaaf, ha poi sottolineato i rischi di "banalizzazione" da una parte e di "usurpazione" dall'altra dei prodotti a denominazione, tutelati con grande energia dai controlli ministeriali che con l'etichetta sull'olio Dop si impegna in prima linea nel rendere riconoscibile ai consumatori la qualità dei prodotti certificati. "Si percepisce - ha detto infine il presidente di Federdop Silvano Ferri - un'attenzione dei consumatori verso la qualità negli acquisti presso la Gdo, anche se con segnali differenziati regione per regione. Ma per dare riconoscimento alle 20mila aziende olivicole legate ai marchi Dop occorre che nei ristoranti vengano messe al bando oliere anonime e venga messa a tavola una bottiglietta di olio Dop". Tra febbraio e marzo si celebrerà poi il 'Mese dell'olio in Campanià e in questo periodo si concentreranno tutti gli eventi nelle province campane che vanno a comporsi intorno alla premiazione del concorso per eccellenza dedicato all'olio DOP, il Sirena d'Oro di Sorrento. Fremono intanto i produttori iscritti alla kermesse, con le preselezioni che si svolgeranno quest'anno in Campania, Puglia, Abruzzo e Veneto, partendo il 23 gennaio ad Ariano Irpino (Av), dal 30 gennaio al 2 febbraio ad Ostuni (Br), dal 6 al 9 febbraio ad Alanno (Pe), per finire con la quarta preselezione che si terrà a Verona dal 13 al 16 febbraio. Nel panorama olivicolo nazionale la Campania vanta 72.219 ettari di coltivazione dell'olivo, e con una incidenza pari a 6,1% della quota nazionale si colloca al quinto posto della graduatoria delle regioni che destinano superfici agricole a questo tipo di attività: primeggia infatti la Puglia (31,9% della superficie nazionale), seguita dalla Calabria (16,3%), dalla Sicilia (13,4%) e dalla Toscana (8,2%). La superficie regionale si ripartisce in questo modo: 38.997 ettari a Salerno (54% del totale regionale), 13.746 ettari a Benevento (19%), 8.858 ettari a Caserta (12,3%), 8.500 ettari ad Avellino (11,8%), 2.118 ettari a Napoli (2,9%).

 
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