POLSTRADA, OPERAZIONE 'INCONTRO': LA BANDA DECIDEVA AL 'MEETING' DI MADDALONI
Data: Mercoledì, 21 febbraio @ 23:05:32 CET
Argomento: Cronaca




Un poliziotto ed un carabiniere in pensione erano gli anelli strategici della associazione a delinquere dedita al traffico di auto e truffe alle compagnie assicurative, sgominata dall'inchiesta coordinata dalla procura di Ariano Irpino (Avellino) che ha portato all'arresto di ventuno persone, altre sette vengono attivamente ricercate, e alla denuncia di altre 210 tra Napoli, Caserta e Roma. Con i loro computer, Gianluca Tito, 33 anni, originario di Vico Equense, in forza alla questura di Napoli, sospeso questa mattina dal servizio, e Pasquale Cuccaro, 54 anni di Cancello Arnone (Caserta), fino all'anno scorso carabiniere presso la compagnia di Aversa, si collegavano ai terminali delle rispettive amministrazioni per cancellare le denunce di furto di auto di grossa cilindrata che l'organizzazione, dopo averle acquistate in leasing, aveva già venduto in Germania, Bielorussia e Russia. I dettagli dell'operazione "Meeting" (Incontro), dal nome di due locali: uno ad Ariano Irpino e l'altro a Maddaloni (Caserta) dove avvenivano gli incontri dell'organizzazione, (questa la ragione della competenza territoriale assegnata alla procura arianese), sono stati illustrati dal procuratore capo, Amato Barile, e dalla sostituta, Michela Palladino, che ha coordinato le indagini condotte nell'arco di quasi un anno dalla Polizia Stradale di Napoli, Avellino, Caserta e Roma, in collaborazione anche con la Polizia tedesca. In pratica, l'organizzazione incassava il premio assicurativo sulla base di false denunce di furto di autovetture di grossa cilindrata, Mercedes, Porsche, Audi e Bmw. In realtà, grazie soprattutto agli "interventi" di Tito e Cuccaro, provvedevano ad immatricolarle nuovamente e a venderle in Germania e nei Paesi dell'est europeo. Le ordinanze di custodia cautelare eseguite riguardano per la maggior parte persone residenti in Campania, tra Napoli e Caserta, ma anche in Lombardia. Tra gli indagati vi è anche un extracomunitario, Bodigar Adzovic, originario della ex Jugoslavia. Le indagini hanno consentito di individuare 150 veicoli, 35 dei quali sequestrati, sui quali l'organizzazione ha incassato il premio assicurativo nonché il denaro proveniente dalla successiva vendita. Tra le auto vendute all'estero anche quelle, dello stesso tipo di quelle acquistate, che una nota casa automobilistica tedesca consegna ai clienti in caso di furto. (21 febbraio 2007-23:05)





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