L'autore dell'omicidio in un fermo-immagine tratto dall'edzione odierna del Tg5
Si chiama Walter Conte, 59 anni,
il presunto assassino di Antonio Russo, l'uomo ucciso ieri sera a Caserta durante una lite in due tempi per una banale questione di precedenza, scoppiata in via Merliani, in pieno centro della città e conclusasi tragicamente davanti all'abitazione di uno dei contendenti.
Conte, che è stato fermato subito dopo la sparatoria dagli agenti della squadra mobile, è stato sottoposto a interrogatorio per tutta la notte. Ascoltati anche numerosi testimoni. Nel corso della lite è rimasta ferita lievemente anche la figlia della vittima, 19 anni e incinta.
Tutto è nato per un diritto di precedenza che, secondo Conte, Russo non avrebbe rispettato. In sostanza, Russo, avrebbe tagliato la strada con la propria vettura a Conte, che si trovava in auto con i propri figli. Tra i due automobilisti è insorta
una accesa discussione che sembrava conclusasi quando i contendenti si
sono infilati nelle loro rispettive auto e sono ripartiti.
Conte si è avviato verso casa, in via Merliani, quindi poco distante dal luogo dove era avvenuta la discussione. Ma, alle sue spalle, si era posto Antonio Russo. Davanti l'abitazione di Conte è nata una nuova discussione. Altre persone, oltre ai figli dei due automobilisti sarebbero intervenute.
Ad un certo punto Russo, avrebbe impugnato un coltello con il quale avrebbe minacciato Conte: l'uomo però non è rimasto a guardare
ha impugnato a sua volta una pistola e ha aperto il fuoco uccidendo il
rivale e ferendo lievemente la figlia Matrona. La ragazza è stata portata in ospedale. Russo colpito mortalmente all'addome è stato portato all'ospedale di Caserta. Poco dopo la squadra mobile ha condotto in questura i vari contendenti, arrestando Walter Conte per l'omicidio di Antonio Russo.
Secondo quanto si è appreso successivamente da fonti della Squadra mobile di Caserta, uno dei figli di Russo, presenti ieri sera all'omicidio, un anno fa, all'epoca in cui era ancora minorenne accoltellò, mentre si trovava in moto con la sorella
Matrona, sempre per motivi di viabilità, un medico che si trovava all'interno di una automobile. Dopo pochi mesi di reclusione il ragazzo è stato scarcerato. (5 febbraio 2007-18:40)