S.MARIA C.V. (CASERTA): STELLATO (MARGHERITA) BACCHETTA LEONE (DS)
Data: Martedì, 02 gennaio @ 15:38:27 CET
Argomento: Politica




"Ormai i diessini sammaritani sono capaci solo di giocare a rimpiattino continuando a porre veti su persone e strumentalizzando vicende che proprio nulla hanno a che vedere con le future amministrative nella nostra città. Quasi come se alla fine fosse stato il sottoscritto a governare Santa Maria Capua Vetere e non un sindaco dei Ds che è rimasto in carica per nove anni. Ora si capiscono meglio anche i veri motivi che hanno determinato la caduta della giunta: la volontà di qualcuno di dividere la coalizione per fini che non sono ancora del tutto chiari...". Giuseppe Stellato, consigliere regionale della Margherita, rinvia al mittente, ossia al segretario cittadino dei Democratici di Sinistra Nicola Leone, le accuse che erano state rivolte al partito locale di Rutelli di perdere tempo per l'individuazione di un candidato sindaco unitario che sia di discontinuità con le pregresse amministrazioni di centrosinistra. Secondo il penalista, infatti, i diessini della città del foro continuano a perseguire logiche di divisione quasi come se il loro vero e unico obiettivo fosse quello di impedire all'Unione di presentarsi compatta al vaglio degli elettori e delle elettrici nella prossima primavera. "La progettualità finora messo in campo da una forza politica di primo piano quale è la Quercia - aggiunge l'esponente diellino - è molto al di sotto di quanto era lecito e doveroso aspettarsi. E non aiuta di certo il processo in corso, che è inarrestabile, di costituire insieme ad essa il futuro partito democratico. Detto questo, non corrisponde al vero il fatto che la Margherita abbia posto aut aut ai componenti degli interpartitici in merito alla questione di un diritto a individuare un proprio aspirante Primo Cittadino. Piuttosto si era convenuto, già in tempi non sospetti, che vi sarebbe stata una alternanza, del tutto naturale del resto, tra una area di sinitra che ha guidato la città per tredici ani continuati e un raggruppamento vasto di centro si era sacrificato in precedenza. Naturalmente, va chiarito che non accetteremo, nella maniera più assoluta, veti e pregiudizi su iscritti e simpatizzanti del nostro partito perchè ciò equivarrebbe a una vera e propria ingerenza nei nostri confronti che non può essere tollerata. Qualcuno dovrebbe rileggersi il bon-ton della politica...". Per quanto poi riguarda il presunto tentativo dello stesso avvocato Stellato di candidarsi a indaco per il post Iodice cercando di far passare, a Palazzo Santa Lucia, un emendamento allo statuto finalizzato ad eliminare l'incompatibilità tra deputato regionale e primi cittadini, Stellato ha parole dure all'indirizzo del segretario diessino Leone: "Francamente non si capisce che relazione potrebbe esserci tra l'emendamento in questione che era stato sottoscritto non solo dal consigliere regionale Stellato bensì da ben 26 coniglieri e una mia presumibile intenzione di scendere in campo nella nostra città. E, soprattutto, quale sarebbe il nesso sempre tra l'emendamento, ritirato dopo una riflessione accurata del centrosinistra, e la presunta (questa s' davvero presunta) incapacità o impossibilità del nostro partito di proporre un sindaco autorevole e idoneo al ruolo?" (2 gennaio 2007-15:38)





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