FORMAZIONE: VITTORIA SCUOLE CASERTANE CONTRO REGIONE
Data: Giovedì, 17 luglio @ 08:12:01 CEST
Argomento: Enti e Comuni




Possono finalmente tirare un sospiro di sollievo le ventisette scuole di formazione professionali di Caserta e Salerno accreditate dalla Regione Campania ad attivare lo svolgimento dei corsi autofinanziati entro la fine dell'anno, senza rimanere escluse a causa di un decreto dirgenziale che imponeva la scadenza il 30 giugno scorso. E' il risultato di un ricorso al Tar che ha fatto toranre sui suoi passi l'Ente regionale. Con un decreto a firma del dirigente del settore Formazione della Regione Campania, è stata infatti spostata al 31 dicembre prossimo la scadenza per l'attivazione dei corsi autofinanziati per i quali avevano presentato domanda di accreditamento numerose scuole di formazione professionali assistite dall'avvocato Giovanni Petrella. Tra queste, le casertane Ascco, Giorgio La Pira, Althaea, C.a.s.h., Costa, Studens, Aspi, Studio e Formazione ed altre. Il decreto dirigenziale che ammette nuovamente i cosiddetti soggetti "promotori di corsi professionali autofinanziati", è stato firmato il 30 giugno scorso alla data della precedente scadenza ritenuta illegittima dai riccorrenti. La seconda sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania aveva fissato una camera di consiglio per la pronunica cautelare il 10 luglio scorso. Nel corso dell'udienza si è invece preso atto della marcia indietro della Regione Campania sul termine di accreditamento stabilito per il 30 giugno scorso ed è stato acquisito il decreto dirigenziale emesso nello stesso giorno. Nel ricorso, in particolare, si contestava la mancata pubblicazione sul Burc del decreto che autorizzava lo svolgimento dei corsi ai soggetti che ne avevano fatto richiesta e la successione di atti amministrativi "contraddittori ed oscuri assolutamente inesistenti all'epoca della formale richiesta alla Regione". In particolare, è stato rilevato dall'avvocato Petrella, dall'iniziale domanda per l'accreditamento (avanzata dai ricorrenti nel gennaio 2002) ad oggi, la Giunta ha modificato per ben due volte le disposizioni in merito immettendo clausole vessatorie e onerose per i partecipanti subordinati, tra l'altro, ad un controllo del centro studi Formez. Nel ricorso, presentato contro la Regione Campania, la Giunta Regionale e il dirigente del settore Formazione, si faceva riferimento anche al danno grave ed irreparabile determinato dall'applicazione del decreto dirigenziale contestato che prevedeva - in tempi strettissimi e con modalità incerte e non previste in occasione della domanda formulata dalle scuole interessate - necessari adempimenti in mancanaza dei quali si minacciava una revoca dell'autorizzazione concessa.





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