TEATRO: AL CTS ROBERTO CAVOSI CON 'BELLISSIMA MARIA'
Data: Mercoledì, 13 dicembre @ 20:38:33 CET
Argomento: Spettacoli




Equilibrato, tranquillo e soprattutto con serena indifferenza al caos mediatico, il Piccolo Teatro Cts di via Ruggiero a Caserta si avvia al sesto appuntamento della sua nuova stagione teatrale con lo spettacolo “Bellissima Maria” di Roberto Cavosi, con Luana Licata, Luca Di Benedetto, Salvatore Venezia e Giovanni Volpe che ha curato anche la regia. Lo spettacolo, previsto per sabato 16 alle ore 21 e domenica 17 alle 20, può essere considerato un giallo esistenziale. Anzi un noir. Non si scrive un testo come “Bellissima Maria” senza esserne attraversato e allo stesso modo non lo si può portare in scena senza farsene totalmente coinvolgere. Si immagina che anche la lampada posta sul computer di Cavosi abbia vibrato sotto l’infierire della creazione e non perché l’autore stesse partorendo virtuosismi di parole, labirinti di trame, intrecci imprevedibili, ma più semplicemente perché stava riuscendo ad impressionare sulla carta una di quelle rare, rarissime, fotografie dell’animo umano. Animo contemporaneo che ha in sé un germe antichissimo: quello nato con l’uomo, che l’ha fatto tale nel bene e nel male, sino a divenire non il segreto ma la costante, il segno tangibile, della sua esistenza. Realizzare “Bellissima Maria” è stato come affidare un messaggio al silenzio per sentirsi poi dal silenzio e nel silenzio rispondere. Lo spettacolo nasce dall’epifania mai sottaciuta di testo, gesto, luci, musiche, tanta necessarissima musica, unica alternativa al silenzio, ma al di là delle parole, al di là della mimica, al di là delle ombre, al di là delle note. Per tutte queste cose insieme, ma mai soltanto per una di loro. “Bellissima Maria” è un testo, e uno spettacolo teatrale, che viene dopo. Dopo che è successo quanto di meglio o di peggio potesse succedere, dopo il consummatum est, dopo il fragore dei timpani e degli ottoni, quando è stato finalmente restituito il silenzio quale ultima estrema ratio per capire cosa sia la purezza eterna che neanche la sporcizia del vivere può intaccare. Roberto Cavosi, poco più di quarant'anni, è uno degli scrittori teatrali più seri e impegnati nella ricerca drammaturgica contemporanea. La sua creatività è spesso ancorata a miti classici (Erodiade, Fedra, ad esempio) rielaborati con grande consapevolezza, il suo linguaggio è sensuale e veemente quando scende a contatto con la realtà dei corpi. In altre parole Cavosi si scava un ruolo originale a metà strada fra il rispetto della tradizione e l'innovazione. Luca Doninelli definisce purgatoriale il teatro di Cavosi. La definizione coglie bene la tensione tragica dei personaggi e la vocazione di questi alla speranza. Si tratta di testi in cui, alla disperazione del presente o del passato, si contrappone l'ansia di un riscatto. E' in questa tensione umanissima che l'autore si distingue dai catastrofisti o dagli integrati della drammaturgia italiana e europea. “Bellissima Maria” appare il suo dramma più riuscito. (13 dicembre 2006-20:38)





Questo Articolo proviene da Casertasette
https://lnx.casertasette.com

L'URL per questa storia è:
https://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=9035