CRIMINE E DROGA: OPERAZIONE INTERNAZIONALE CON 71 ARRESTI, COINVOLTI CASALESI
Data: Martedì, 12 dicembre @ 18:52:31 CET
Argomento: Cronaca




Un'operazione internazionale contro il traffico di droga con il concomitante impegno di forze di polizia italiane e straniere: 71 le persone arrestate finora, sequestrati beni per 15 milioni di euro e stupefacenti. Per il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, l'operazione 'Tiro Grosso', rappresenta "un evento storico, in una giornata veramente felice per la cooperazione internazionale". Da Napoli l'operazione si è estesa ad altri sei Paesi (Ecuador, Spagna, Colombia, Olanda, Germania e Bulgaria) dove le forze dell'ordine - in totale 800 in Italia, più i colleghi stranieri - stanno continuando a notificare le 101 ordinanze di custodia cautelare, anche a causa del differente fuso orario. Procura Nazionale antimafia - il procuratore Grasso ha partecipato alla conferenza stampa nella quale sono stati illustrati i dati - Direzione distrettuale antimafia di Napoli e Direzione centrale per i servizi antidroga hanno tessuto le fila delle indagini che hanno visto la collaborazione delle magistrature dei Paesi esteri coinvolti. I componenti dell' organizzazione erano intermediari di alcune tra le più note organizzazioni camorristiche (come Mazzarella, Abbinante, D' Alessandro, Nuvoletta e Casalesi, come hanno sottolineato i pm della Dda di Napoli, Roberti e Cannavale) in combutta con esponenti delle mafie colombiane, spagnole, marsigliesi, bulgare con il compito di rifornire di stupefacenti i clan operanti sul territorio. Il mercato napoletano, secondo quanto emerso dalle indagini, era invaso da cocaina proveniente dal Sud America, hashish dal Marocco ed eroina dai Balcani. L'indagine, culminata oggi, al termine di quattro anni durante i quali sono state arrestate 90 persone, 230 indagate e sequestrate beni per oltre 14 milioni di euro, ha evidenziato il ruolo centrale di Napoli nei nuovi traffici internazionali di droga, a cominciare dalla cocaina. A Napoli è stato arrestato uno dei capi dell'organizzazione criminale dominicana: è stato scoperto nei Quartieri Spagnoli. E sempre a Napoli, secondo le risultanze degli investigatori, si sono tenute le più importanti riunioni tra narcotrafficanti colombiani, spagnoli, marsigliesi ed esponenti della camorra. Le 937 pagine dell'ordinanza di custodia cautelare, divisa in quattro faldoni, singole schede per ben 86 mila pagine evidenziano, tra l'altro, la presenza di cantieri navali specializzati per la costruzione di gozzi ad hoc per i trasporti tra Marocco e Spagna, l'attività di carrozzerie a Napoli superspecializzate nel 'taroccamento' delle auto per occultare la droga. Uno stratagemma al quale si è ricorso sempre di più negli ultimi tempi in seguito alla difficoltà, per i clan, di arginare i controlli più pressanti negli aeroporti dopo gli attentati terroristici. Singolare anche il contenuto di alcune intercettazioni. In Sud America le 'muchachas' e le 'ninas' non erano ragazze o bambine ma la cocaina. E in Italia si parlava di ore di lavoro ma in realtà erano i chili di droga trasportati. (12 dicembre 2006-18:52)





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