CANCELLO ED ARNONE: SCUOLA CALCIO, SINDACO CONSEGNA DIVISE A BAMBINI
Data: Lunedì, 04 dicembre @ 08:55:37 CET
Argomento: Enti e Comuni




Con molto orgoglio il Sindaco del Comune di Cancello ed Arnone ha effettuato la cerimonia di consegna dell’intero abbigliamento sportivo ai bambini della locale scuola calcio A.D.S. Soccer che è composta come segue: “piccoli amici” (bambini dai 5 agli 8 anni), i cui allenatori sono Della Valle Pietro e Mirra Girolamo; “pulcini” (bambini dagli 8 ai 10 anni), allenati da Terriano Antonio; “esordienti” (bambini dagli 11 ai 12 anni), il cui allenatore è Galasso Mario ed infine i “giovanissimi” (adolescenti dai 13 ai 14 anni), allenati da Capezzuto Simeone. Il Presidente della squadra è il sacerdote della parrocchia di Cancello, don Antonio Buompane, il Vice Presidente è il Signor Cacciapuoti Giovanni, il cassiere è il Signor Scamperti Giovanni ed il Segretario è il Signor Baldascino Dino. Con l’occasione il Sindaco ha voluto far presente che lo stemma del Cancello ed Arnone (il rosso ed il giallo) richiama i colori del sangue e dell’oro; dell’onore e della gloria. Il vessillo del Comune immerso tra i colori suggella le connotazioni tipiche di ciascuno di cittadini di Cancello ed Arnone, che attraverso il sacrificio riscatta in ogni ambiente in cui si interfaccia l’anelito della gloria ed il desiderio di primizia. La messa domenicale delle ore 9,00, celebrata da don Antonio Buompane è stata dedicata, particolarmente, a tutti questi bambini che hanno partecipato numerosi, indossando la loro nuova divisa ed in modo corretto e composti hanno occupato le prime fila delle panche nella Chiesa dedicata a Maria SS. delle Grazie, insieme ai loro allenatori e con la presenza del Vice Presidente. Don Antonio durante l’omelia si è rivolto a loro con un particolare gesto di amore, esortandoli a praticare questo sport perché esso è educativo e rende il corpo sano in un animo altrettanto sano, evitando ipotetiche devianze, rendendo la vita migliore sia dal punto di vista fisico che mentale. Un buon lavoro a tutti, quindi, con l’augurio che la scuola possa raggiungere i più esemplari traguardi.. (4 dicembre 2006-08:55)

Giornalista ossessionato da sindaco

La situazione sta diventando, evidentemente, insostenibile. Da quanto si legge, ormai ogni giorno, dalle cronache del giornale sembrerebbe che Branco sia completamente ossessionato dall’ex Sindaco del Comune di Cancello ed Arnone, avvocato Raffaele Ambrosca, che pure in molte occasioni lo ignora totalmente, pensando piuttosto al suo lavoro ed ai suoi affari. Così esordisce il Sindaco del Comune di Cancello ed Arnone, e poi continua: prendiamo ad esempio la casacca che egli vuole indossare relativamente al suo colore politico, io mi chiedo, con una buona dose di raziocinio e di serenità, ma perché dovrebbe informare proprio Mattia Branco su che cosa egli voglia fare della sua vita politica? Perché dovrebbe svelare a lui quali sono i suoi progetti futuri? Ma Ambrosca si sta forse chiedendo in che modo egli voglia continuare la sua attività politica? Francamente, con tutto il rispetto, dobbiamo precisare che non ci può interessar di meno che cosa egli voglia fare di sé stesso, ma chiediamo con tutta la cortesia possibile che lo faccia assumendo un atteggiamento costruttivo per sé stesso e per la stessa comunità, perché non può pensare di costruire il proprio futuro sulla cenere di quello di altre persone, punto primo perché non è corretto, né umanamente e né giornalisticamente, e punto secondo perché non sarebbe in grado di farlo, perché a furia di gridare al lupo, al lupo, (quando il lupo non c’è), rischia poi di essere mangiato in un sol boccone. Perciò Mattia, cerca di stare tranquillo, non pensare nemmeno per un secondo che Ambrosca abbia perso la sua lucidità, perchè commetti un grosso errore, cerca di valutare bene il tuo avversario e, soprattutto, cerca di fare la persona per bene che dici di essere, perché ormai le tue parole, il tuo rancore represso, la tua viltà, la tua vita insulsa, hanno stufato tutta Cancello ed Arnone e sono moltissime le persone che non ti sopportano proprio più, né personalmente e né politicamente.





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