Alexander Stille è riuscito a scrivere un incredibile articolo sul Wall Street Journal sulla diffusione della camorra a Napoli accusando i berlusconiani perché governano in... Sicilia. Nessun cenno al fatto che da oltre dieci anni, cioè da quando la camorra ha ripreso a comandare a Napoli, l'ex Pci e il centrosinistra governano la città, la provincia e la regione. (Christian Rocca)
Alexander Stille, è stato ospitato il 29 novembre scorso sulle colonne del Wall Street Journal con un articolo che occupa praticamente l'intera pagina 13 dal titolo "Il ritorno dei Camorristi" (dove Camorristi è in italiano).
L'articolo.
Un articolo singolare che parte da alcuni fatti di cronaca avvenuti nelle ultime settimane nel Napoletano per poi virare rapidamente su una storia ed una analisi della mafia siciliana, fenomeno del quale lo scrittore americano si è ampiamente occupato nel suo libro "Cadaveri eccellenti: la mafia e la morte della prima repubblica italiana".
"Sparatorie in bar affollati ed esecuzioni con lo stile dei gangster in pieno giorno. La Camorra, l'equivalente napoletano della Mafia, è di nuovo sui giornali", inizia la sua analisi Stille, "Il Sud dell'Italia sembra una specie di perpetuo selvaggio West, non governato e non governabile".
L'articolo riporta dati secondo i quali un terzo dell'economia italiano è "mantenuta in una condizione di sottosviluppo permanente, ostaggio del crimine organizzato che vive alle spalle delle attività locali e che succhia il sangue alla regione. La polizia stima che 80%-90% delle attività commerciali in luoghi come Napoli e Palermo paghino un pizzo, mentre imprese più grandi sono obbligate ad assumere persone, acquistare beni o passare contratti di subappalto a piacimento dei boss locali del crimine". - da Visti da Lontano - (2 dicembre 2006-09:15)
