SICUREZZA URBANA, CONFERENZA POLIS A CASERTA SU BENI CONFISCATI
Data: Venerdì, 01 dicembre @ 06:49:19 CET
Argomento: Enti e Comuni




CASERTA – I beni confiscati sono spesso ingestibili da parte dei soli comuni dove insistono gli immobili e il più delle volte la camorra - come è successo per la villa in stile «Scarface» di Walter Schiavone – o tende a distruggere il bene o, in caso di ristrutturazioni e lavori edilizi tende in qualche modo ad infiltrarsi perché considera quel bene ancora suo. Aspetti inquietanti emersi ieri al quarto appuntamento del ciclo sulle Politiche Integrate di Sicurezza (Polis), a Caserta dove si è parlato anche dell’esigenza di un nuovo organismo che sostituisca l’Agenzia del Demanio. Un’Authority, o una struttura – come ha detto il pm antimafia Raffaele Cantone – che possa consegnare allo Stato «chiavi in mano» il bene confiscato intatto. Beni ma anche aziende che troppo spesso – è emerso ancora dalla conferenza – muoiono in mano agli amministratori giudiziari. L’appuntamento è stato soprattutto l’occasione per fare il punto sugli investimenti in sicurezza: la Campania, infatti, decuplicherà i finanziamenti regionali attraverso la programmazione dei fondi europei 2007-2013. A darne notizia, l’assessore regionale al ramo Andrea Abbamonte il quale, presentando alla platea i risultati delle tre leggi regionali in materia di sicurezza e prevenzione del crimine, si è inoltre soffermato su alcuni dati. «In 3 anni e mezzo – ha proseguito – si è potuto contare su 11 milioni e mezzo di euro di finanziamenti mentre 1 milione e mezzo è in arrivo in aiuto per quei comuni che devono gestire beni confiscati. E’ fondamentale – ha aggiunto – che dagli enti locali, possibilmente riuniti in consorzi comunali, interprovinciali in reti associative, ci pervengano progetti, proposte e idee da valutare ad un comune tavolo. La domanda di sicurezza nelle città è al secondo posto, dopo quella relativa alla casa, nelle richieste dei cittadini non solo casertani e campani, ma anche del resto d’Italia, secondi i dati di Confindustria». Sul fronte dei beni confiscati – circa 700 in Campania, di cui 200 in provincia di Caserta – l’assessore ha sottolineato la necessità di un organismo più snello e agile dell’attuale Agenzia del Demanio «della quale spesso si è ostaggio». In particolare, la Regione ha finanziato – in base alla legge regionale 12/03 – 20 progetti in provincia di Caserta, coprendo la metà del costo di progettazione. In totale sono stati investiti oltre 940mila euro in cinque anni. Nella prima parte dei lavori, moderati dal dirigente del servizio sicurezza urbana e polizia locale Enrico Tedesco, hanno preso la parola il prefetto di Caserta Maria Elena Stasi, il sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti («a Caserta – ha detto – una buona quota parte dei vigili urbani non sono abilitati al servizio sul territorio, con gravi ripercussioni sull’attività del Corpo») e il presidente della Provincia di Caserta Alessandro De Franciscis («La sfida della sicurezza – ha evidenziato – non si vince con l’esercito, né soltanto con i rinforzi di polizia e carabinieri, ma rafforzando l’attività di prevenzione e di intelligence sui territori»). Altri interventi, quelli del prof. Antonio Ruggiero che ha fornito la mappa degli immobili, terreni e aziende in attesa di assegnazione allo Stato; del penalista e docente Alfonso Furgiuele, del colonnello della Dia Vincenzo Mazzucco, dell’assessore provinciale Lucia Esposito, del prorettore della Sun Carmine Gambardella. Nel corso della tavola rotonda moderata da Franco Tontoli hanno si sono alternati al microfono i sindaci Enrico Fabozzi di Villa Literno e Francesco Nuzzo di Castelvolturno; il questore di Caserta Mario Papa e il colonnello della Gdf di Caserta Francesco Mattana. Il simposio è stato aperto dal video «Lenzuoli Bianchi» del regista Rino Della Corte. (1° dicembre 2006-06:50)





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