'SRITTO SUI BANCHI', MARILENA LUCENTE ALLO SCIENTIFICO DI CANCELLO ED ARNONE
Data: Lunedì, 27 novembre @ 22:15:32 CET
Argomento: Enti e Comuni




E’ previsto per il 19 dicembre 2006, alle ore 11,00, presso la Sala Volturno del Centro Servizi di via Settembrini, l’incontro di lettura degli alunni del liceo scientifico “G. Galilei” di Cancello ed Arnone (sezione staccata di Mondragone) con la scrittrice Marilena Lucente, autrice del libro “Scritto sui banchi” – Cargo edizioni. L’incontro organizzato dall’Amministrazione del Comune di Cancello ed Arnone, di cui è sindaco il Dottor Pasqualino Emerito, in collaborazione con la Consulta della Cultura e con la Responsabile della scuola, professoressa Sciamanna, avvalendosi del contributo della libreria Guida di Capua, è stato programmato con l’obiettivo di riscontrare l’interesse dei giovani studenti, che avranno la possibilità di leggere il libro prima di incontrare l’autrice dello stesso, con la quale discutere, poi, sui punti che maggiormente avranno catturato la loro sfera di interesse. Il libro è un racconto tanto veritiero e impietoso da sembrare paradossale, un ritratto della scuola di oggi e una ricognizione sulle ragioni che la fanno apparire talvolta impossibile e detestabile, ma rendono ogni edificio scolastico, ogni aula, ogni banco, irriverente e nel contempo irresistibile. Da una recensione fatta da Vincenzo Aiello, a sua volta autore e scrittore, che attualmente collabora alla pagina napoletana della cultura de Il Mattino, rileviamo che: la professoressa Marilena Lucente, una trentottenne barese, direttrice editoriale di collana, con il suo “Scritto sui banchi” riesce nella difficile impresa di essere originale, nel testo c’è qualcosa di nuovo, infatti la “profia” di lettere alle prese con la quotidianità di moglie-madre-insegnante resiste ai vari cambiamenti della scuola, salvando il suo angolo d’autonomia in una scuola superiore. Non smette quindi di assegnare “temi” - e non saggi, articoli, o componimenti creativi – e li svolge in concorrenza-concomitanza con la classe. Come si fa a suscitare nei ragazzi un genuino interesse allo studio, alla lettura? E’ una di quelle domande che non hanno risposta. La migliore che ricordiamo è quella recepita nel saggio-narrativo di Daniel Pennac, “Come un romanzo: è un mistero”. Ma il prof. di turno può impegnarsi con i ragazzi non sfuggendone l’incontro-scontro: cercando di entrare nel loro mondo fatto di “Marie de Filippi e di Costantini”; di chat e di piercing. Osservando suo figlio la docente capisce che “imparare è davvero un atto innato, l’abbiamo dentro da sempre”. Perché i muri della scuola sono inespressivi, mentre i ragazzi vorrebbero colorarli e renderli propri? Perché quel graffito “scritto sui muri” che narra di una voglia di amore per un ragazzo che si chiama Enzo non vuole significare una richiesta d’amore, ma un grido di noia per qualcosa che si sente estraneo: “La scrittura non è ancora racconto o l’espressione di sé, è poco più di un’etichetta attaccata a uno stato d’animo”. Questa voglia di fuga si appiccica addosso anche agli insegnanti che vorrebbero fuggire da quella classe che non studia: ma nessuno gli dà l’autorizzazione: reclusi dentro anche loro. Il vero scontro è tra la materialità rappresentata dai soldi che tutto assicurano e invece il messaggio della poesia, che può aiutare a vedersi dentro: che può addirittura essere utile. L’incontro del 19 dicembre prossimo è rivolto, prevalentemente, agli alunni del Liceo Scientifico, ma, naturalmente, il Sindaco è lieto d’invitare tutte le persone alle quali dovesse interessare l’incontro culturale con la scrittrice Marilena Lucente. (27 novembre 2006-22:15)





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