BROGLI ELETTORALI: NEL FILM-DOCUMENTO DI DEAGLIO IL CASO CASERTA
Data: Giovedì, 23 novembre @ 19:46:50 CET
Argomento: Cronaca




Massima disponibilità a collaborare con la magistratura e un plauso per "la rapidità e l'interesse dimostrato dagli inquirenti per un argomento così importante oggetto per sei mesi di tanto silenzio". Il direttore del settimanale 'Diario', Enrico Deaglio, autore con Beppe Cremagnani del film-documentario 'Uccidete la democrazia!' che denuncia asseriti brogli elettorali sulle schede bianche a favore del centrodestra alle ultime consultazioni politiche, ha salutato con favore l'apertura di un inchiesta da parte della Procura di Roma. "Le reazioni politiche invece - ha aggiunto il giornalista - in questi sei mesi sono state nulle, se non le continue e intossicanti esternazioni di Silvio Berlusconi che un giorno sì e l'altro pure dice che gli hanno rubato le elezioni". Il film, diretto da Ruben Oliva che esce domani in dvd e oggi é stato presentato a Milano in anteprima per la stampa, parte da questo dato: rispetto alle elezioni politiche del 2001 le schede bianche nell'ultima consultazione sono calate dal 4,2% all' 1,1%, diminuendo in modo consistente in tutte le regioni, anche in quelle dove il fenomeno è tradizionalmente più diffuso, e attestandosi in tutti 20 i casi tra uno e due punti percentuale. La chiave che avvalorerebbe la tesi dei brogli è costituita dal fatto che un software istallato nel sistema informatico di raccolta dei dati provenienti dalle prefetture sarebbe in grado di manipolare i risultati, trasformando le schede bianche in preferenze per uno o per l'altro schieramento. Clint Curtis, un esperto informatico americano, nel film mostra praticamente come sia semplice mettere a punto il programma. Ad avvalersi dei brogli - è questa la posizione chiaramente espressa nel film - sarebbe stato lo schieramento di centrodestra. Una 'gola profonda', interpretata nel film da Elio De Capitani, testimone del vertice della Casa della Libertà tenutosi nella residenza romana di Silvio Berlusconi durante la notte elettorale del 10 aprile, riferisce delle pressioni esercitate sull'allora ministro dell'Interno, Pisanu, perché proclamasse la vittoria del centrodestra. Pressioni alle quali il ministro non ha comunque ceduto. Nel film documentario si fa anche riferimento delle 'anomalie' che avrebbero preceduto le consultazioni, come la sostituzione di 14 prefetti una settimana prima del voto (in particolare a Caserta, dove la trasmissione dei dati è stata molto lenta) e l'affidamento, senza gara, dell'appalto per lo scrutinio elettronico in quattro regioni alla società Accenture, che ha come partner il figlio dell'allora responsabile del Viminale. "Anche dopo la proiezione, ieri, del film a Montecitorio - ha detto oggi Enrico Deaglio - la Giunta delle Elezioni ha continuato a dare risposte riduttive, riferendo soltanto di un'indagine interna e confermando che a loro i conti tornano". "Siamo davanti a un cadavere - ha aggiunto Beppe Cremagnani - ma l'impressione è che non si voglia fare l'autopsia". Per il direttore del settimanale 'Diario' "l'arriere pensee anche nel centrosinistra sembra sia 'lasciamo perdere'". Ora che la magistratura romana ha aperto un'inchiesta, Enrico Deaglio si dice pronto e felice di collaborare. "Vedo che saremo interrogati - ha commentato Deaglio -. Forniremo tutte le indicazioni necessarie, anche su chi potrà essere sentito". (23 novembre 2006-19:45)





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