PREMIO FOLARO D'ORO A PADRE PICCIRILLO, IL PARROCO DELLA PACE
Data: Martedì, 21 novembre @ 20:24:29 CET
Argomento: Religione




In una manifestazione incentrata sull’importanza del dialogo fra le diverse culture e le differenti esperienze religiose, con lo sguardo sempre rivolto alla situazione in Terra Santa, come è il Premio Capua Follaro d’Oro 2006, non poteva mancare, ovviamente, un momento dedicato ad una delle figure più importanti e belle, non solo del cristianesimo, ma dell’intera storia umana qual’è San Francesco d’Assisi. Non a caso domani (mercoledì), a partire dalle 18:30 a Palazzo Fazio a Capua, nel corso degli appuntamenti che stanno facendo da cornice alla serata conclusiva della manifestazione, che si terrà il prossimo 1 Dicembre con l’assegnazione del Premio a Padre Michele Piccirillo, si parlerà del frate che tanto ha fatto per la pace, per il dialogo, per il rispetto reciproco in un’ottica particolare: quella del suo ruolo nella storia dell’arte teatrale. L’appuntamento di mercoledì, organizzato come a solito dai promotori del “Follaro d’Oro”, l’Associazione “Capuanova” e la libreria Uthòpia in collaborazione con la Seconda Università degli Studi di Napoli e l’associazione Kaosteatro, sarà “scisso” in due momenti specifici. Si partirà con il convegno- dibattito intitolato “la figura di San Francesco nel teatro”, a cui parteciperanno la professoressa Maria Luisa Chirico docente di Storia del Teatro Antico presso la Facoltà di Lettere della S.U.N., ed il regista Angelo Calippo. Al termine dell’incontro, spazio al teatro, con la messa in scena di “Animalanima”, con Amalia Gravante, Grazia Liguori, Roberto Solofra, Michele Tarallo per la regia dello stesso Calippo. Un dibattito molto intenso ed approfondito dinanzi ad un pubblico nutrito ed appassionato ha, invece, caratterizzato la serata di lunedì quando, su invito anche della Parrocchia della Cattedrale di Capua, il Responsabile della Moschea di Piazza Mercato a Napoli, Massimo Cozzolino, ed il professor Agostino Cilardo, Preside Facoltà arabo - islamica e del Mediterraneo dell’Università partenopea de “L’ Orientale”, hanno discusso della prospettiva di Gerusalemme quale città di pace ed unica terra per le tre religioni monoteiste nate da Abramo. Un incontro durante il quale, dopo una breve ma approfondita analisi storico-teologica sull’importanza della città di Gerusalemme sia per l’ebraismo che per l’islam, si è dibattuto sulle prospettive di una terra oggi tormentata da guerre e fanatismi e lontana dall’essere pacificata. Una terra per cui non si deve mai perdere la speranza di una pace futura anche perché, come è stato ripetutamente ed ampiamente sottolineato, sono molti di più i punti in comune che uniscono cristiani, ebrei e musulmani rispetto a quelli che li dividono. Ed è proprio la consapevolezza che pregano un solo Dio che deve spingerli a cercare un punto di incontro e di pace proprio per la Città Santa a tutte queste religioni. (21 novembre 2006-20:23)





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