SPETTACOLI, BRECHT-VIVIANI AL TEATRO GARIBALDI DI S. MARIA L'11 E 12
Data: Venerdì, 10 novembre @ 20:50:02 CET
Argomento: Spettacoli




Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Fatti strani al Teatro Garibaldi: “L’opera da tre soldi” di Bertolt Brecht trasformata in “Quatte sorde” e cantata in napoletano. I cittadini di Santa Maria e non che intonano le canzoni di Raffaele Viviani. Questo, e molto di più, sabato e domenica, alle ore 21, nel corso della rassegna “Brecht Viviani”. Sabato sera, un’orchestra di sette elementi (Amedeo Salvato, Maurizio Villa, Vincenzo Riccio, Dino Ceparano, Vittorio Ricciardi, Gianfranco Brundo e Marcello Buonomo), diretta da Federico Odling, accompagnerà cinque attori/cantanti che a turno affronteranno i grandi temi del teatro brechtiano. La lista degli attori/cantanti prevede la partecipazione di Peppe Servillo (voce degli “Avion Travel”), Lalla Esposito, Enrico Ianniello, Tony Laudadio e Luciano Saltarelli. Domani, invece, in “Santa Maria Canta Viviani”, ci sarà il coinvolgimento diretto dei cittadini, accompagnati dal maestro Odling e dal polistrumentista Lorenzo Sorbo. Sul palco saliranno: Alessia Fabiano, Chiara Marchetti, Linda Sorgente, Maria Orlando, Rosa Imparato, Aniello Cutolo, Paolo Di Pinto, Arnaldo Tarantino, Marcello D'Amore, Luigia Francione, Francesco Patria e Aprovidolo Consiglia. Lo spettacolo sarà condotto dal musicologo e scrittore Pasquale Scialò, esperto vivianeo, che racconterà, con il suo talento di narratore–intrattenitore, la storia dell’autore partenopeo, in una sorta di originale conferenza musicale. “Con “Brecht Viviani” – dichiara Giuliano D’amore –, Onorevole Teatro Casertano proverà a svelare nuove simmetrie tra l’autore di “Tamburi nella notte” e quello che in sostanza è il Brecht napoletano: Raffaele Viviani (1888–1950). Il loro teatro ha vari punti in comune, primo fra tutti la sensibilità verso i poveri, i diseredati, i trascurati, il popolo. Ed anche nello stile si ritrovano tratti sorprendentemente simili: ad esempio, la centralità della musica. Brecht era un musicista e Viviani componeva le musiche dei suoi spettacoli, pur essendo completamente privo di conoscenze teoriche. La canzone è elemento fondamentale di tante loro opere, e nel caso di Brecht – conclude D’Amore – il suo testo più famoso, “L’opera da tre soldi”, non avrebbe avuto la stessa fortuna senza la collaborazione con il compositore Kurt Weill”. “Brecht Viviani” è stato realizzato grazie al sostegno della Fondazione Banco di Napoli e in collaborazione con la Città di Santa Maria, la Provincia e la Regione. (10 novembre 2006-20:50)





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