CAMPANIA, CRIMINE A NAPOLI: INTERVENTO CONSIGLIERE REGIONALE STELLATO
Data: Venerdì, 03 novembre @ 10:21:21 CET
Argomento: Politica




CASERTA- “Individuare le cause che determinano le illegalità diffuse non solo a Napoli ma in tutta la Campania e, naturalmente, anche in Terra di Lavoro, eliminare le stesse tramite tutti gli accorgimenti di natura giuridica, sociale e culturale che si possono mettere in campo e, al tempo stesso, diffondendo i principi della legalità nelle scuole, nelle università, negli aggregati civili di ogni tipo con una azione costante e capillare”. E’ questa la ricetta anti-criminalità proposta dall’avvocato Giuseppe Stellato consigliere regionale in quota alla Margherita. A parere del leader diellino anche il ricorso all’esercito, con la conseguente militarizzazione della città di Napoli o di altre realtà, troverebbe il tempo che trova. “Il ricorso ai militari – spiega il professionista forense – potrebbe avere un senso estemporaneo di presenza diretta dello stato sul territorio. Ma alla fine, superata come si spera la fase emergenziale delle ultime settimane, i problemi atavici che caratterizzano la città capoluogo di regione e anche centri del casertano, riemergerebbero a galla con tutti gli interrogativi correlai. Credo sia semplicistico, inoltre, parlare, al punto in cui versa la situazione, solo ed esclusivamente delle necessità di cui s’abbisogna la Campania e la provincia di Caserta a iniziare dal dramma disoccupazione e in occupazione. Ecco che il compito della politica, quella con la P maiuscola, è quella di creare strutture in grado di produrre sbocchi lavorativi e di distribuire meglio le fette di benessere che sono inerenti, purtroppo, quasi solo ad alcune ben precise fasce sociali. Ritornando al discorso esercito, mi chiedo: la militarizzazione di Napoli che immagine darebbe all’opinione pubblica mondiale della nostra Campania? Purtroppo molto simile a Beirut piuttosto che alle grandi città dell’occidente”. Stellato, poi, respinge le accuse di lassismo – in materia di sicurezza urbana – che vengono rivolte agli enti pubblici amministrativi. “Il problema dell’incolumità dei cittadini e di una risposta efficace e pronta alla microcriminalità – aggiunge il deputato di Palazzo santa Lucia – non può essere imputato, semplicisticamente come avviene, agli enti di natura istituzionale-amministrativa come può essere la regione Campania, in quanto gli stessi hanno in materia una competenza davvero limitata. Piuttosto vanno rivisti i meccanismi di collaborazione tra le forze dell’ordine pubbliche che, nonostante il sacrificio e la dedizione quotidiana di carabinieri e poliziotti, non riescono a produrre i frutti sperati”. (3 novembre 2006-10:20)





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