Casertasette - CASERTA, NIPOTE UCCISO DALLO ZIO, L'OMICIDA: 'NON SO COSA MI E' SUCCESSO'

"Non riesco a capire cosa mi sia accaduto. Ho perduto la testa, ho messo mano alla pistola ed ho sparato senza neanche rendermi conto di quello che stavo facendo". Si è difeso così Aniello Mastropietro, l'imprenditore del settore dei rifiuti di Maddaloni (Caserta), che ieri sera, davanti all'ingresso del sito di trasferenza di rifiuti della località 'Lo Uttaro', tra Caserta e San Nicola la Strada, che gestisce con alcuni familiari, nel corso di un litigio ha ucciso con colpi di pistola il nipote Salvatore, di 33 anni e ferito, ma solo di striscio ad un braccio, l'altro nipote, Francesco, di 28 anni. Quest'ultimo è stato medicato e subito dimesso dall'ospedale di Maddaloni. Il fratello Salvatore, invece, raggiunto da tre proiettile di una pistola Magnum 357, è morto poco dopo il ricovero nell'ospedale di Caserta. Alla base della discussione, poi, sfociata in tragedia una disputa sull'andamento dell'impresa, un'analisi tra crediti ed indebitamento. Tra zio e nipoti c'é stato prima un vivace battibecco, poi, i toni della discussione sono saliti fino a quando, preso da un raptus omicida Aniello Mastropietro ha impugnato la pistola ed ha sparato cinque colpi in rapida successione contro i due fratelli, centrando in pieno il più grande. L'imprenditore si è, poi, allontanato dal luogo del delitto, é tornato a Maddaloni e si è avviato verso la caserma dei carabinieri che erano già sulle sue tracce. L'imprenditore ha confessato al capitano Bruno Capace prima e, successivamente al magistrato, quanto accaduto poco all'ingresso dell'azienda. Mastropietro è stato arrestato e condotto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere con l'accusa di omicidio e di tentato omicidio. La salma del nipote è stata portata nell'istituto di Medicina Legale dell'ospedale di Caserta per l'autopsia. (25 ottobre 2006-21:30)