POLITICA, VENTRE: 'SCISSIONI E PARTITINI, SI RAFFORZA IL P.P.E.'
Data: Domenica, 22 ottobre @ 15:17:03 CEST
Argomento: Politica




(di Riccardo Ventre, Eurodeputato di Fi) - Il presidente Berlusconi aveva ed ha ragione quando, ormai da mesi, ha invitato prima me e l’On Gargani, successivamente affiancandoci altri colleghi europarlamentari, a lavorare per il P.P.E. in Italia. Ormai la politica italiana caratterizzata da partiti e partitini a conduzione familiare (e il riferimento è ampio, non certamente limitato a Berlusconi ed a Mastella) non può far altro che modernizzarsi. E’ d’altra parte naturale che questo progetto passerà, paradossalmente, attraverso altre scissioni ma tutte propedeutiche all’incontrarsi un tempo, che spero non molto lungo, nel P.P.E., l’aggregazione, già esistente a Bruxelles. Non si tratta di congetture o di auspici, si tratta solo di leggere i fatti. Da mesi ormai, lavorando a questo progetto, abbiamo assistito ad incontri provinciali stracolmi di amministratori e semplici interessati. Siamo partiti dal Nord per proseguire al centro ed al sud presentando appunto il progetto del P.P.E. in Italia. Scissioni, come dicevo, ne sono ancora previste, sia all’interno del centro destra, sia all’interno del centro sinistra. Esempio evidente è stata la bella manifestazione di costituzione dell’Italia di Mezzo a Napoli sabato scorso ed alla quale hanno partecipato i fuoriusciti dall’UDC. Altre scissioni noi ci aspettiamo e sono quelle dei partiti di centro attualmente militanti nel centro sinistra. Infatti sono già in moltissimi i singoli iscritti che vengono a partecipare alle nostre riunioni. Come ormai diciamo da tempo, è impensabile la coesistenza, all’interno del centro sinistra di moderati e cattolici, oggi assoggettati alle logiche della sinistra e risulta quindi inevitabile che l’UDEUR ed i cattolici della Margherita rivedano le proprie posizioni per non deludere e perdere quanti li hanno votati. Oggi in quella coalizione, che di centro ha solo parte del nome perché in tanti sono gli scontenti del centro a fronte di una politica esclusivamente di estrema sinistra statalista, non c’è spazio per chi vuole porre alla base del proprio cammino politico la libertà. Evidenza di tutto ciò è il progetto di finanziaria che taglia le ali ad un’economia che, dopo i sacrifici fatti dagli italiani negli anni scorsi, era in ripresa e che oggi, se approvata, vedrà ancora di più l’economia italiana morire lentamente e quindi non competitiva in un mondo globale quale quello attuale. Allora, al di là di quelle che sono le singole posizioni personali dei leaders dei vari partiti, la consapevolezza di tutto ciò ci porta a lavorare ancora di più per questo progetto ambizioso ma al tempo stesso necessario. Siamo convinti che noi di F.I., assieme agli amici di A.N. e a quanti oggi prendono le distanze da un modo di fare politica che non è esattamente quello di oppositori, quali appunto gli amici di Follini, ed assieme ai coerenti dell’attuale centro sinistra, formeremo anche in Italia quel grande partito alternativo alla sinistra, corrispondente al P.P.E. di Bruxelles che in Europa si contrappone alla sinistra appunto con il P.S.E. (22 ottobre 2006-15:15)





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