ESERCITO, DECURTAMENTO DEI MILITARI: MARINIELLO LANCIA ALLARME SU MANOVRA PRODI
Data: Giovedì, 19 ottobre @ 16:56:01 CEST
Argomento: Politica




“Se la Finanziaria dovesse essere confermata (speriamo di no!), i tagli costringerebbero l’Esercito a decurtare il personale di circa 7.000 effettivi, il che significa la soppressione di tre brigate (non si azzardino a toccare la Garibaldi di Caserta!) e della capacità del nostro Esercito di rotazione di personale fuori area. Inoltre, i tagli vanno a colpire programmi di acquisizione di nuovi mezzi ed equipaggiamenti, laddove quando si va ad operare in aree ostili (come la Brigata Garibaldi) la sopravvivenza dei nostri militari spesso dipende dalla qualità degli apparati impiegati e dalle protezioni dei mezzi. La soppressione di altre tre brigate porterebbe al collasso la capacità del nostro Esercito di rotazione di personale fuori area. Tra l’altro il sistema è già sottoposto ad un elevato livello di stress, con molto personale che non riesce a recuperare al meglio i periodi di impiego all’estero. Una ulteriore riduzione di 7.000 effettivi renderebbe necessaria anche una riflessione sui meccanismi di arruolamento, formazione ed addestramento del personale della Forza Armata, che andrebbero “ritarati” su numeri minori. Il tutto mentre l’Italia è impegnata in numerosissimi scenari internazionali, con 8.000 soldati sparsi per il mondo, cui vanno ad aggiungersi i militari inviati da Prodi - definito “il nostro miglior partner europeo” dal leader di Hezbollah - in Libano. L’ennesima cambiale pagata alla Sinistra radicale, pacifinta e antipatriottica”. Lo afferma Gianmario Mariniello, Dirigente Nazionale di Azione Giovani, in una nota su www.mariniello.net. 819 ottobre 2006-16.55)





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