Casertasette - CRIMINE: A CASERTA LO STESSO NUMERO (O MENO) DI AGENTI DEL 1989

Il numero degli agenti di polizia impiegati in provincia di Caserta si riferisce alle esigenze di natura operativa e demografica individuate dal Ministero dell’Interno nel lontano 1989. Lo denuncia una nota a firma di Luigi Silvestri, segretario generale provinciale del Siap (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) che informa di una lettera aperta inviata a più destinatari per lanciare un grido di allarme sulle risorse umane orami in diminuzione negli uffici di polizia del Casertano. “Pur sottolineando i numerosi risultati conseguiti dalla Polizia di Stato, in termini di sicurezza – è scritto nella nota – è da evidenziare che si riesce a fronteggiare alla meglio le molteplici emergenze soltanto grazie allo spirito di abnegazione, al dovere e alla capacità professionale dei singoli uomini, in primis il questore”. Secondo Silvestro, “questo stato di cose porterà alla lunga ad un collasso del sistema sicurezza in provincia di Caserta con l’inevitabile sacrificio di qualche vita umana”. A conferma di questa tesi, nella nota del Siap si fa riferimento all’infarto che lo scorso 23 settembre ha colpito un poliziotto, ad Aversa, il quale ora combatte tra la vita e la morte. “Quell’agente di 42 anni – conclude Silvestri – stressato e teso per il lavoro, aveva appena terminato un massacrante turno di servizio, con la conclusione di una brillante operazione di polizia giudiziaria”. Il Siap rivela inoltre che negli ultimi cinque anni l’organico della polizia in provincia di Caserta è diminuito mentre la popolazione è triplicata, che i mezzi e le attrezzature sono insufficienti, che molti uomini sono stati assorbiti dagli uffici di polizia di Napoli per le emergenze e che l’80 per cento dei crimini a Caserta viene commesso da delinquenti in trasferta dalla provincia di Napoli, più controllata, di conseguenza, di quella di Caserta. (18 ottobre 2006-16:13)