SETTEMBRE AL BORGO: A CASERTA PLATEA INCANTATA PER BREGOVIC E LAUDADIO
Data: Venerdì, 08 settembre @ 14:23:12 CEST
Argomento: Spettacoli




Per sua stessa ammissione, non ama programmare la scaletta dei concerti. Goran Bregovic, punta di diamante della settima giornata di Settembre al Borgo, arriva sul palco del teatro della Torre con tanta voglia di improvvisare, di eseguire liberamente un pezzo piuttosto che un altro perché, spiega, “mi voglio divertire”. Già dal sound check del pomeriggio si capisce cosa andrà in scena. Le casse non riescono a contenere le sonorità massicce della sua Orchestra per Matrimoni e Funerali e si preannuncia, tra le pieghe delle prove, uno spettacolo trascinante, incalzante e coinvolgente, come poi sarà. Goran Bregovic riempie il teatro della Torre con melodie e colori tzigani. Bellissimi i costumi (ed entusiasmanti le voci) delle tre coriste; emozionanti gli ottoni balcanici che, da più di dieci anni ormai, il maestro di Sarajevo - di bianco vestito al centro del palco - si porta dietro. Lo spettacolo dal titolo Concerto per favole e canzoni da matrimoni e funerali non si chiude in se stesso e accoglie, con grande successo di pubblico, l’irruzione dell’attore casertano Tony Laudadio, cui è affidato il compito di leggere alcuni passi del Breviario Mediterraneo di Predag Matvejaevic. Laudadio s’inventa un fuori programma di grande impatto scenico, scartando il palco e arrampicandosi sulle rovine della Torre dei Falchi. Legge da lì. “E’ stato un modo per sfruttare in maniera non convenzionale lo spazio”, spiega. “In fondo è nella logica di questo festival uscire dalle abitudini. Mi sono immaginato come un essere non carnale, quasi spirito, per dare più enfasi al brano L’elogio dell’asino, che così bene descrive la sofferenza dei popoli dei Balcani”. Di nuovo un momento di riflessione dunque al teatro della Torre, che vede il pubblico (numerosissimo) in piedi e danzante. L’atmosfera è quella di uno dei tanti matrimoni cantati da Bregovic, che alterna a ballate travolgenti le note gravi di suonate per funerali, il tutto in un amalgama compatto, sapientemente diretto dal suo genio e scandito, alle percussioni, dall’abilità di Alen Ademovic. Ovazioni. Applausi. Consensi. Anche da parte dell’assessore regionale al Turismo Marco Di Lello, che siede in prima fila. Il bis è d’obbligo e, a sorpresa, è una sorta di concerto nel concerto: un’altra mezz’ora di musica, in cui Bregovic regala una coinvolgente Kalashnikov e - boom, boom, boom - non può esserci finale migliore. La settima giornata di Settembre al Borgo è una grande festa. Complice anche l’ultima trovata della direzione artistica che decide di allargare il festival a tutta la città di Caserta. Così, tra lo stupore e il divertimento dei passanti, da via Mazzini a piazza Margherita, tutta l’isola pedonale, nel pomeriggio, si trasforma in circo, tra giocolieri e musicisti. Gli artisti di strada, nell’ambito dell’iniziativa Borgosia (in programma fino al dieci), continuano ad animare i vicoli della città vecchia, immersa in un’atmosfera felliniana suggestiva e senza precedenti. Il borgo resta sveglio fino a tardi, in una notte bianca d’arte varia tra parole, note e altro ancora. (8 settembre 2006-14:23)





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