CASERTA, MERCATO DI VOTI. VENTRE: 'IL NO DI MASTELLA E SQUEGLIA'
Data: Domenica, 03 settembre @ 19:37:53 CEST
Argomento: Politica




(di Riccardo Ventre, Eurodeputato e consigliere comunale a Caserta) - In un mio precedente intervento sulla situazione politica casertana dicevo che: 1) la lista civica “Caserta è libera” sarebbe stata oggetto di compravendita da parte di qualcuno; 2) che alcuni dirigenti di tale raggruppamento, probabilmente all’insaputa di candidati ed eletti, andavano a tentare di vendere la merce conseguita al miglior offerente; 3) che nelle more della trattativa qualche attuale dirigente dell’UDEUR avrebbe tentato di rimanervi temporaneamente per alzare il prezzo di vendita; 4) che i partiti tradizionali, compreso il gioco, non si sarebbero prestati al mercimonio. Puntualmente si è verificato ciò che il giorno prima avevo previsto, puntualmente si è verificato che Mastella ha di fatto espulso dall’UDEUR questi dirigenti, puntualmente si è verificato che l’acuto On. Squeglia abbia immediatamente posto dei paletti politici all’eventuale ingresso di disfattisti arroganti animati solo da ambizioni personali, mostrando in ciò, l’amico Squeglia, un elevato senso di eticità politica. Ora ci aspettiamo che gli altri partiti di centro sinistra si comportino alla stessa maniera. Credo che per loro, per la loro tradizione, per il loro esclusivo interesse, l’espungere la moneta cattiva sia un dato obbligato affinché essa con il tempo non scacci la moneta buona. Il comportamento di Mastella e di Squeglia, miei avversari politici ma le cui capacità ho sempre apprezzato, fanno ben sperare che la politica casertana consideri questi ultimi due anni, questi due ultimi scellerati anni, una parentesi da chiudere al più presto. E ciò naturalmente contribuirà a che anche la Casa delle Libertà continui un’accurata riflessione, perché no anche sugli errori commessi, ed i partiti tutti riprendano il loro ruolo certamente non di gestori della cosa pubblica ma di interpreti delle esigenze della collettività e di mediatori, nel senso nobile del termine, tra queste esigenze e le decisioni delle istituzioni pubbliche. In un quadro siffatto di autentica democrazia, diventa irrilevante che in un Comune o in un altro, alla Provincia o in altri Enti sia l’uno o l’altro schieramento a prevalere. L’eticità dei comportamenti infatti farebbe in ogni caso affermare l’unico interesse perseguito, ossi a quello sella comunità amministrata.





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