SETTEMBRE AL BORGO: EX POLIZIOTTO CHE UCCISE CONVIVENTE A VICENZA APRIRA' SERATE
Data: Giovedì, 31 agosto @ 19:03:00 CEST
Argomento: Spettacoli




Caserta - Questa mattina, presso i locali dell’EPT, nella splendida cornice della Reggia di Caserta, incontro con la stampa per la conferenza di apertura della trentaseiesima edizione del festival “Settembre al borgo”. Presenti il direttore artistico Casimiro Lieto; l’amministratore dell’Ente provinciale per il turismo di Caserta Ettore Cucari; l’assessore alla Cultura e allo Spettacolo del Comune di Caserta Gianfranco Fierro; l’assessore al Turismo del Comune di Caserta Edoardo Oliva; il responsabile comunicazione della Camera di commercio di Caserta Dante Del Vecchio. A tutti è arrivato l’ “in bocca al lupo” dell’assessore regionale al Turismo e ai Beni culturali Marco Di Lello, che via fax ha ribadito l’importanza dell’evento. Liberamente. E’ questa la parola d’ordine del festival e infatti “Liberamente” è anche il titolo della manifestazione. Liberamente, in un clima conviviale e senza convenevoli, si è svolta l’apertura ufficiale della trentaseiesima edizione: “Un piccolo miracolo, che tentiamo di fare tutti insieme”, come ha sottolineato il direttore artistico Casimiro Lieto. Allora, accanto alla libertà, è la sinergia l’altra chiave della manifestazione e infatti nessun artista si esibirà da solo. Ogni artista fuggirà le definizioni tradizionali e il pubblico assisterà a spettacoli in divenire: “Parole, note ed altro ancora…”. L’altro è protagonista, accanto agli eventi del cartellone ufficiale. “Settembre al borgo” è, nelle intenzioni degli organizzatori, un festival da vivere diversamente. A iniziare dagli artisti di strada che, gratuitamente, animeranno le serate del 2, 3, 9 e 10 settembre, riempiendo gli angoli del borgo medioevale di giochi musica e colori. Un tentativo – ha spiegato Lieto – “di aggregare tribù diverse”. I vicoli avranno un aspetto nuovo e un nome nuovo: tra le novità di quest’anno, infatti, c’è una rivoluzione nella toponomastica. Strade e piazze saranno intitolate, per tutta la durata della kermesse, ad artisti, filosofi, poeti e ad altri personaggi illustri che, a vario titolo, si sono cimentati con la parola libertà… (Dettagli in allegato) A introdurre gli spettacoli, ogni sera, sarà Domenico Trotta, detenuto in regime di semi-libertà del carcere militare di Santa Maria Capuavetere. Attraverso poesie, aforismi e semplici letture, ricorderà quotidianamente il significato del festival, che fa della libertà la sua principale chiave di interpretazione. Notevole l’impatto simbolico: la libertà nella voce di chi, evidentemente, con la libertà ha avuto qualche problema… Liberamente. Fuori anche da “ogni collocazione politica”, come ha ricordato l’amministrazione dell’Ept, Ettore Cucari: “Tra le finalità principali della manifestazione c’è infatti la promozione turistica di Caserta”. “Settembre al borgo” - ed è questa un’altra novità - è anche una vetrina d’eccezione. Lo ha ribadito il responsabile comunicazione della Camera di commercio Dante Del Vecchio: “Venticinque aziende locali avranno l’opportunità di esporre i propri prodotti nella splendida cornice della città vecchia, recuperando così un ritardo storico su questo terreno”. Tra le novità di quest’anno, anche la possibilità per il pubblico di esprimersi: liberamente. Un registro “itinerante” attraverserà i luoghi del festival: ognuno potrà lasciare pensieri, considerazioni e opinioni sul tema della libertà. Lo faranno anche gli artisti, firmando una “tammorra” gigante (con un diametro il doppio di quello tradizionale), realizzata per l’occasione dall’artigiano di Marcianise, Giovanni Monte. Domani sera, alle venti, due ballerine (Martina Nadalini e Tracy Ellemberg) e un percussionista (Lucky Di Blasio) partiranno da piazza Vescovado portando, tra danza e musica, la tammorra fino al teatro della Torre, attraverso strade e vicoli, che diventeranno così simboliche stazioni di libertà. La “tammorra” è uno strumento antico e altamente simbolico: ha infatti undici battute ritmiche. Undici come i giorni del festival. Undici, come undici settembre: l’anniversario dell’attentato alle Twin Towers, che verrà ricordato nella serata conclusiva della manifestazione con lo spettacolo di Francesca Reggiani “Controtempo”, interamente dedicato alla tragedia delle Torri gemelle, e con un’intervista a Moni Ovadia. Intanto nel borgo, all’ombra della Torre, tutto è pronto. Alle 21,30, le prove della Banda Osiris che domani porterà in scena “Banda.25, storie e canzoni di una scorribanda lunga venticinque anni”, un viaggio attraverso l’Italia alla scoperta di luoghi, personaggi e avvenimenti che hanno caratterizzato quest’ultimo quarto di secolo. Prima dell’esibizione, alle 18.00, un gruppo di sbandieratori sfilerà in corso Trieste: le bandiere, libere nel vento, saranno il ciack del festival. “La libertà si sa è come il vento”: lo dice l’inno di “Settembre al borgo”. Scritto da Lorenzo Amoruso, che ha composto anche la musica con Pippo Lombardo, s’intitola “La ballata della libertà”: è un canto a due voci (Amoruso e Giorgio Conte), che diventerà coro a scandire gli eventi. Liberamente. Pronti, via… (31 agosto 2006-19:02)





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