NOTTI INSONNI DEI CASERTANI, VENTRE: 'QUALCUNO SI DIA DA FARE'
Data: Mercoledì, 30 agosto @ 15:05:13 CEST
Argomento: Enti e Comuni




(di Riccardo Ventre, Eurodeputato e consigliere al Comune di Caserta) - Il programma elettorale che una coalizione presenta agli elettori non deve essere un qualcosa di cui poi ci se ne dimentica all’indomani del voto. Esso infatti, se elaborato seriamente, dovrebbe rappresentare lo studio dei problemi della comunità con le possibili soluzioni. Noi , ancorché non eletti, non vogliamo incorrere in questo errore e dimenticarci del nostro programma e poiché riteniamo importanti alcuni temi, li proponiamo all’attenzione della cittadinanza e del sindaco, aspettando da quest’ultimo delle risposte in merito al da farsi. Nel nostro programma una delle priorità era rappresentata dalla vivibilità a Caserta e naturalmente nel concetto di vivibilità si inserisce anche la tranquillità notturna intesa come il diritto di poter dormire e riposare. Diritto certamente che merita rispetto ma che spesso si scontra con altra libertà, che merita rispetto anch’essa, e cioè quella dei giovani di incontrasi fra di loro, ballare, cantare e quindi divertirsi. Ebbene nella nostra città succede ormai spesso, sia d’inverno sia nella bella stagione, che gli abitanti di interi quartieri non possono dormire, se non a notte inoltrata, vuoi per schiamazzi provenienti dai marciapiedi, vuoi per la presenza di bar nelle cui vicinanze i giovani si intrattengono bevendo e rumoreggiando, vuoi per la presenza di locali nei quali c’è musica ad altissimo volume, vuoi per la presenza di strutture che organizzano gare di karaoke all’aperto, vuoi per l’abitudine di stazionare nei pressi delle automobili ove vengono lasciati accesi gli apparecchi stereo con canzoni a tutto volume. Ecco quindi la necessità, ormai non procrastinabile, di contemperare le esigenze di tutti, dei gestori dei locali di poter lavorare e guadagnare, dei giovani di potersi divertire, degli abitanti delle varie zone di poter dormire. Indubbiamente dobbiamo far leva innanzitutto sugli insegnati che devono fare educazione civica agli studenti e far capire loro che il loro diritto finisce quando va a ledere il diritto altrui. Per quanto riguarda i proprietari di locali, essi hanno ben diritto di lavorare, ma devono dotarsi di sistemi fonoassorbenti che permettano di “catturare” il suono e non farlo uscire. Naturalmente il Comune deve essere parte attiva nel tutelare coloro che, fino al momento, hanno solo subito gli schiamazzi mediante un’azione di controllo notturno condotto sinergicamente dal Corpo di Polizia Municipale, i Carabinieri, la Polizia di Stato e con la ASL, che dovrà valutare il grado di inquinamento acustico notturno, e fuori legge, sui casi segnalati. (30 agosto 2006-15:05)





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