EMERGENZA RIFIUTI: CATENACCI COMMISSARIA IL CONSORZIO CASERTA 4
Data: Lunedì, 07 agosto @ 21:03:24 CEST
Argomento: Ambiente




Il gip della Procura di Nola ha respinto l'istanza di dissequestro dell'impianto di Cdr di Tufino, nel Nolano, avanzata dall'Avvocatura dello Stato su mandato del commissariato per l'emergenza rifiuti in Campania. Lo rendono noto fonti dello stesso commissariato. L'impianto era stato riaperto il primo agosto scorso dopo la presentazione di piano di ripresa parziale delle attività con l'arrivo di 6000 tonnellate a settimana di spazzatura (a fronte di una capacità ricettiva di 10mila tonnellate a settimana) e l'uscita di 7500 tonnellate tra prodotto lavorato - trasformato in ecoballe - e scarti della lavorazione. L'impianto era stato però nuovamente chiuso due giorni dopo in seguito ad un sopralluogo compiuto lo stesso primo agosto dai tecnici dell'Azienda sanitaria locale Napoli 4. A rendere ancora complessa la situazione l'apertura di un procedimento da parte della Procura della Repubblica di Nola che ha notificato un avviso di garanzia allo stesso commissario Catenacci e a due suoi collaboratori. Catenacci aveva presentato le dimissioni dall'incarico ma le stesse erano state respinte dal capo Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso. Al commissariato sono in corso riunioni per cercare di fronteggiare una situazione che, visto il permanere della chiusura dell'impianto, rischia di farsi ancora più difficile. Per dieci giorni, inoltre, non sarà possibile inviare rifiuti in Puglia che ha bloccato i trasferimenti fino a Ferragosto. Intanto, con un'ordinanza firmata da Catenacci, è stato oggi commissariato il consorzio di bacino Caserta 4 alla guida del quale si insedia il prefetto Gianni Ietto. Il provvedimento segue altri interventi analoghi che hanno portato al commissariamento dei consorzi Benevento 3, Napoli 4 e Napoli 3 mentre viene dato per probabile un ulteriore cambio alla guida della società Pomigliano Ambiente, che si occupa della raccolta dei rifiuti in alcuni comuni del Napoletano e che nei giorni scorsi aveva ricevuto una misura interdittiva antimafia. Era stato scelto il vice questore vicario di Napoli, Antonio De Jesu, ma nelle ultime ore sarebbe emersa una possibile incompatibilità di incarico. Per questo motivo si pensa all'ipotesi di ricorrere ad un alto funzionario della Prefettura partenopea. (7 agosto 2006-21:00)





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