RIFLESSIONI ED ELEZIONI. VENTRE SU DICHIARAZIONI GRAZIANO
Data: Lunedì, 07 agosto @ 20:54:36 CEST
Argomento: Politica


Non dimentichiamo che il personaggio di cui si parla, ossia l’attuale presidente della Provincia, quando fu candidato a sindaco la prima volta Luigi Falco, nello stesso giorno alle 12 aveva sollecitato ed accettato la candidatura per il centro destra, alle otto di sera quella del centro sinistra. Una 'rivelazione' di Riccardo Ventre, eurodeputato e consigliere comunale che 'riflette' a seguire su alcune dichiarazioni rilasciate sulla Casa della Libertà.



(di Riccardo Ventre, Eurodeputato) - E’ tempo d’estate e tradizionalmente di riflessioni politiche. Stefano Graziano, Gennaro Coronella e Nicola Casentino si sono cimentati in questi giorni in considerazioni sulla Casa delle Libertà, sull’Unione e sulle prospettive. Premetto che nutro per Graziano grandissima ammirazione ed affetto quasi paterno per le sue capacità politiche oltre che per il fatto che lui, Nicola Caputo, Elvira Gerace, Rosa Suppa e tanti altri giovani, che sono stati o sono ottimi amministratori locali o dirigenti di partito, che allora, poco più che diciottenni, ebbero il coraggio di iniziare il loro percorso politico nell’allora Democrazia Cristiana, poi Partito Popolare Italiano, in piena tangentopoli quando cioè essere Democristiano era ingiustamente sinonimo di disonestà e di ogni altra negatività. Non accetto tuttavia le riflessioni di Stefano sul centro sinistra casertano perché esse rischiano di banalizzarlo e quindi di determinare la Casa delle Libertà a sottovalutarla. Egli infatti considera il centro sinistra in mano ad una sola persona che avrebbe saputo, a suo dire, vincere varie elezioni ed essere punto di riferimento forte dell’intero schieramento, cosa che non avverrebbe nella Casa delle Libertà. Trattasi di un’analisi assolutamente non condivisibile perché le elezioni provinciali non sono state vinte dall’attuale Presidente ma perse dalla Casa delle Libertà e si sono svolte, comunque, in un clima che ha visto, a livello nazionale, la disfatta di quasi tutte le regioni governate dal centro destra. Per quanto attiene alle elezioni comunali, esse sono state caratterizzate da tutta un serie di situazioni (primarie del centro sinistra, due punte dello stesso che trainavano di più di una, forte lista civica di scontenti dei partiti tradizionali, indecisione in campagna elettorale sul rapporto con l’amministrazione uscente, caduta anticipata di quest’ultima ad opera di alcuni consiglieri di maggioranza, ecc.) e sono state influenzate, così come abbiamo denunciato all’Autorità giudiziaria il sen. Coronella, l’On. Zinzi ed io, da fortissimi ed inquietanti condizionamenti. In un sistema maggioritario, quindi, dove poi lo scarto si risolve in non molti punti percentuali che, come si suole dire, a togliere e a mettere si dimezzano, un gruppo che dispone anche di una piccola quota di voti e li usa spregiudicatamente in un senso o nell’altro, alla “ghino di Tacco”, diventa protagonista. Non dimentichiamo che il personaggio di cui si parla, ossia l’attuale presidente della Provincia, quando fu candidato a sindaco la prima volta Luigi Falco, nello stesso giorno alle 12 aveva sollecitato ed accettato la candidatura per il centro destra, alle otto di sera quella del centro sinistra. Ed ancora è a tutti nota la passata vicinanza al Presidente Bassolino ed all’On. Mastella che lo hanno imposto candidato a Caserta, contro il volere della intera classe politica di centro sinistra casertano. Il giorno successivo costui ha brandito la casertanità per ribellarsi alle ingerenze dei suoi benefattori su Caserta. Altro quindi che leadership forte in uno schieramento nel quale, da quanto riportano le cronache dei giornali, lo stesso è piuttosto malvisto da tutti i partiti. Il centro sinistra invece casertano mostra in ogni sua componente, pur nella dialettica interna, forte vitalità e leadership autorevoli. Da questa analisi bisogna partire per capire che cosa ha di fronte la Casa delle Libertà, quali sono le sue potenzialità e quali devono essere le strategie. Noi abbiamo dalla nostra parte una fortissima condivisione di valori, una fortissima unità, che nasce anche da amicizia, una grandissima volontà di rivincita. Nell’incontro di Formicola, alle Campole, abbiamo elaborato con intelligenza una strategia unitaria degli obiettivi da raggiungere, i tempi e le modalità. E tutto ciò è affidato ad una classe politica, me escluso, di grande capacità (basti pensare che essa ha espresso nel passato governo uno dei più autorevoli Minisrri, Mario Landolfi e due ottimi sottosegretari), che essa esprime due dei tre coordinatori regionali della Casa delle Libertà, autorevoli parlamentari, numerosissimi sindaci ed amministratori locali, qualificati dirigenti di partito. Vi sono tutti i presupposti, quindi, per tornare a vincere in brevissimo tempo.(7 agosto 2006-20:55)





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