PIANO CAVE, CRITICO' LA CUNDARI. VENTRE: 'CAIOLA A RISCHIO IN GIUNTA'
Data: Domenica, 06 agosto @ 00:35:03 CEST
Argomento: Ambiente


Cave: dimenticato il problema. Regione, Provincia e Comune non ascoltano più nemmeno le associazioni amientaliste della loro stessa area di partito. Riparono le grandi cave e le piccole no. Interpellanze al conisglio comunale senza risposta. Nicodemo sonnecchia. Per non parlare dell'assessore provinciale Caiola - che qualche settimana fa criticò il piano cave della Cundari e poi volle rettificare - che starebbe per essere estromessa dalla giunta. Un intervento dell'eurodeputato e consigliere comunale Riccardo Ventre.



(di Riccardo Ventre, eurodeputato) - La salute dei cittadini casertani è sempre più in pericolo. Dopo un lungo periodo nel quale siamo stati sommersi dai rifiuti, oggi assistiamo alla riapertura di alcune cave. Comune, Provincia e Regione continuano ad essere indifferenti sul problema delle cave stesse e dei cementifici. Già all’atto dell’insediamento nella prima seduta di consiglio, chiesi al sindaco di convocare una seduta straordinaria, aperta ai cittadini e da tenersi, simbolicamente, in una delle cave; inoltre data 10 luglio ho presentato un’interrogazione scritta al sindaco di Caserta, alla quale non ho ancora avuto risposta, in cui chiedevo quali provvedimenti intendesse adottare l’amministrazione per la tutela della salute pubblica, atteso che il ricorso presentato dall’allora commissario prefettizio Blasco, per la revoca della sospensione dell’attività estrattiva della cava Moccia, puntava proprio ad impedire danni di tale tipo. Fra l’altro ciò che lascia più perplessi è il notare che l’attività estrattiva sembra sia rimasta negata agli impianti più piccoli mentre i più grandi continuano ad inquinare. Allora sembra singolare che Regione, Provincia e Comune, oggi enti retti dal centro sinistra, ignorano del tutto, forse volutamente, questa terribile vicenda che semina morte e malattia fra i casertani; sembra singolare che i continui appelli delle associazioni ambientaliste, moltissime delle quali ideologicamente vicine ai partiti di centro sinistra, continuino ad essere inascoltate; sembra singolare che alcuni consiglieri e/o assessori provinciali e comunali di centro sinistra, che pur nelle loro battaglie civili hanno mostrato grande sensibilità per l’ambiente, oggi siano messi a tacere dai capi delle rispettive amministrazioni e per qualcuno, come l’assessore Caiola, così come si apprende dai giornali, sarebbe in bilico la permanenza in giunta. Allora se tutto ciò è vero ed è sotto gli occhi di tutti quali sono gli interessi politici, quali gli interessi economici, quali quelli di altra natura che determinano questi comportamenti? I casertani hanno almeno il diritto di sapere o altrimenti, oltre a mettere in essere tutte le azioni, anche giudiziarie, che l’ordinamento giuridico ci consente, mobiliteremo i cittadini ad un sit in sine die finchè comune e provincia e regione non avranno risolto il problema. Promuoveremo, se necessario, anche una disobbedienza civile. (6 agosto 2006-00:38)





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