GIORNALISTI E CAMORRA: PASCARELLA DENUNCIA IL COLLEGA DEL VECCHIO
Data: Martedì, 25 luglio @ 18:26:24 CEST
Argomento: Giornali e Giornalisti


Di seguito, il testo di una denuncia sporta dal giornalista Carlo Pascarella nei confronti del collega Ignazio Del Vecchio del sito comunedipignataro.it a seguito di un articolo ritenuto lesivo ed offensivo pubblicato on line. Pascarella ha annunciato che esporrà le sue rimostranze anche ai magistrati della Dda



Il testo della denuncia
"Domenica 23 luglio c.a., sul portale comunedipignataro .it, alle ore 06.27 veniva pubblicato un servizio a firma di Ignazio del Vecchio, direttore responsabile della testata dal titolo “Con la più ampia facoltà di prova”. Nell'articolo il cronista faceva riferimento ad un precedente servizio pubblicato sul quotidiano “Il Giornale di Caserta”, per il quale io lavoro, a firma di Antonella Siniscalchi, dove affermava, ponendosi l'interrogativo, se gli attacchi dei giornali di Caserta al portale da lui diretto non fossero in realtà un tentativo di colpire il portale in modo violento e se non fossero un modo per pagare i giornalisti del “Giornale di Caserta” tra i quali me sottoscritto Carlo Pascarella, facendo espressamente il mio nome. Ritengo altamente diffamatorio il predetto articolo, di cui fornisco copia, in quanto io sono regolarmente contrattualizzato e retribuito, in qualità di giornalista professionista, dal Giornale di Caserta e non sono pagato per eventuali attacchi dei quali neppure ma vengo retribuito regolarmente per l’attività che svolgo ogni giorno. Ritengo diffamatorio inoltre l’articolo di Ignazio Del Vecchio perché il servizio di stampa a cui fa riferimento, pur da me non redatto, è stato inserito sabato 22 luglio 2006 nella pagina CAPUA AGRO CALENO da me prodotta per il mio giornale. Nel testo dell’articolo di Del Vecchio, si fa una pesante illazione a proposito dell’articolo della Siniscalchi sul contenuto del servizio del Giornale di Caserta: “Si continua ad attaccare pesantemente l’autonomia dei magistrati e della magistratura e per essa il giudice monocratico del Tribunale di Santa Maria C.V. Gabriella Di Stasio... Si attenta gravemente alla libertà di opinione di chi scrive sul portale....Non è che ci sia un tentativo di influenzare la magistratura, la D.D.A. e lai: D.I.A. per colpire ed emarginare il portale e la sua redazione?”. Queste pesanti illazioni sono riportate nell’articolo a firma di Ignazio Del Vecchio e sono affermazioni altamente lesive dell’immagine mia, in qualità di redattore della pagina e del Giornale di Caserta, che da anni si batte esclusivamente contro la malavitar organizzata e si limita semplicemente ad esercitare i diritti di cronaca e di critice sull’operato di personaggi pubblici tra i quali Ignazio Del Vecchio, spesso impegnato personalmente in manifestazioni ed iniziative di carattere politico sociale. Faccio presente che mi sono convinto a presentare denuncia querela nei confronti del Del Vecchio in quanto lo stesso già volte dalle colonne del portale si è scagliato ingiustificatamente contro il Giornale di Caserta e contro i giornalisti che per esso scrivono. In particolare e, rendo questo noto per aiutare ad una precisa ricostruzione dei fatti, io, Carlo Pascarella, sono giornalista professionista dal 9.02.1999 ho scritto per testate prestigiose quali: I1 Roma, I1 Giornale di Napoli, I1 Corriere di Caserta e da anni, quasi dieci, sono occupato attraverso la mia opera quotidiana nel settore giornalistico in battaglie continue anticamorra. Sono infatti adesso il responsabile della cronaca nera- giudiziaria presso il mio quotidiano ed ogni giorno mi capita di scrivere articoli di pubblica utilità ( arresto di pericolosi camorristi) ma che possono sempre creare problemi a me ed alla mia famiglia in quanto dal contenuto altamente pericoloso. Per questo motivo ritengo che qualunque articolo mi possa tirare in ballo ingiustificatamente, come quello pubblicato dal portale a firma del Del Vecchio, possa in qualche modo mettere a rischio la mia dignità personale-professionale e la mia incolumità. Mi spiego meglio: questi Uffici, cioè la Squadra Mobile di Caserta possono testimoniare che il sottoscritto è stato oggetto di pesanti intimidazioni ( inchiesta della D.D.A. condotta dal P.M. Amodeo) inoltre esiste l’intercettazione di una conversazione telefonica tra me e due spietati boss del clan dei Casalesi, latitanti da dieci anni, Michele Zagaria ed Antonio Iovine, i quali mi intimidirono telefonicamente allorquando ero responsabile della cronaca presso Il Corriere di Caserta. Faccio presente che per questo motivo la Squadra Mobile di Caserta ha adottato nei miei confronti, su disposizione della magistratura, un servizio di saltuaria vigilanza notturna per la durata di mesi sei, allorquando ero domiciliato a Ercole di Caserta via San Francesco d’Assisi. Giova ricordare tutto ciò per fare luce su un’attività denigratoria che anche miei colleghi hanno potuto constatare ( tra i quali Vincenzo Palmesano), talvolta posta in essere da Ignazio Del Vecchio nei confronti dei giornalisti impegnati in battaglie quotidiane attraverso la stampa contro la camorra ed il crimine in genere. Ricordo benissimo che Ignazio Del Vecchio in due volantini pubblicati nel Comune di Pignataro Maggiore, dove da tre decenni impera una cosca camorrista-mafiosa denominata clan Nuvoletta - Lubrano, e dove oggi opera anche i Casalesi, definì il mio collega, giornalista professionista di Pignataro Maggiore, Vincenzo Palmesano, in una circostanza “professionista anticamorra” e in un’altra circostanza “professionista dell'antimafia” parafrasando, a mio avviso in modo irriverente, una famosa frase dello scrittore Leonardo Sciascia pubblicata dal Corriere della Sera alla vigilia del maxi processo alla mafia di Palermo. So bene che per queste definizioni Ignazio Del Vecchio è stato prosciolto dalle accuse ma è un mio diritto, da libero cittadino, esprimere in questa sede la mia opinione in merito in quanto ritengo che quelle frasi si potevano tranquillamente risparmiare in un contesto così delicato per i giornalisti. Mi risulta che molto spesso Ignazio del Vecchio abbia pubblicato articoli nei quali si scagliava aspramente contro i contenuti dello stesso Palmesano o del sottoscritto nei quali illustravamo all’opinione pubblica i gravi problemi derivanti dalla camorra a Pignataro Maggiore. Faccio presente tutto questo affinché si faccia luce sul perche esiste da parte del Del Vecchio questo atteggiamento provocatorio nei confronti dei giornalisti impegnati in un delicato e pericoloso settore della cronaca nera ( tra i quali Vincenzo Palmesano e Salvatore Minieri) e sottolineo che per tutelare la mia incolumità e quella dei miei colleghi impegnati nello stesso settore, soprattutto nel territorio di Pignataro Maggiore, mi recherò personalmente negli Uffici della D. D.A di Napoli per sottoporre all'attenzione della magistratura quanto da me e da altri denunciato e subito da mesi. Voglio infine aggiungere che oltre al suddetto articolo diffamatorio, allego alla presente denuncia una lettera - confessione, del mio collega Vincenzo Palmesano nella quale lo stesso fa riferimento alla difficile situazione esistente a Pignataro per i giornalisti che si occupano di camorra e nella quale lui sostiene di temere per la sua vita. Non ho altro da aggiungere. - Carlo Pascarella - (25 luglio 2006-18:25)





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