DROGA: BANDA NIGERIANA DI CASTELVOLTURNO SGOMINATA A FERRARA
Data: Martedì, 04 aprile @ 16:04:27 CEST
Argomento: Cronaca




Ha interessato anche diverse città, in cui sono avvenuti arresti (Napoli, Mantova, Rovigo, Caserta), il blitz in corso dalla serata di ieri nel centro di Ferrara, nella zona del grattacielo e della stazione, contro il traffico e lo spaccio di stupefacenti. In mattinata erano ancora in corso di notifica 36 ordinanze di custodia cautelare (già 18 eseguite), distinte in due operazioni di Carabinieri e Finanza fatte scattare contemporaneamente in città contro il massiccio fenomeno del traffico di cocaina gestito dalla comunità nigeriana, una delle più numerose a livello nazionale. Ferrara è diventata una città di rimbalzo e anche un punto di arrivo del traffico in partenza dalla Nigeria, ha sottolineato il pm Nicola Proto in un incontro stampa, in cui ha illustrato l'inchiesta nata da altre due precedenti operazioni antidroga e dalla collaborazione di otto 'pentiti' nigeriani, una delle prime volte che accade. Sottolineando il preoccupante fenomeno dell'arrivo di quantità enormi di droga, il magistrato si è soffermato sul fatto che ormai, dai dati raccolti nelle indagini, "preoccupa il consumo cittadino, un uso delle droghe dilagante anche a livello giovanile". Inoltre - come ha sottolineato lo stesso pm nell'incontro con la stampa, presenti il procuratore capo Severino Messina e i comandanti provinciali di Carabinieri e Finanza, i colonnelli Luigi Ferrazzano e Fulvio Bernabei - è stato messo in luce il fenomeno della criminalità dei clandestini, costretti a delinquere, come confermato dai racconti degli otto collaboratori che hanno contribuito a far decollare l'inchiesta. Un dato su tutti, sulla pericolosità dei trafficanti e l' altissima remuneratività: un chilo di cocaina in Nigeria costa 200 euro, quando arriva in Italia ne costa 35.000. E poi, l'uso di 'ovulatori', corrieri fatti partire dalla Nigeria con il carico in pancia (anche 800 grammi per volta), e una volta in Italia minacciati e costretti alla clandestinità e a far parte dei gruppi criminali. Al blitz nei pressi del grattacielo e della stazione, da anni diventato punto di spaccio per tutta la città, hanno collaborato anche agenti della polizia municipale che hanno controllato la viabilità, visto che quel pezzo di città era paralizzato, e pure i vigili del fuoco. Gli arrestati sono tutti clandestini che vivono nelle due torri del grattacielo. Come hanno sottolineato gli inquirenti, uno degli aspetti delle indagini riguarderà i controlli amministrativi di chi affitta queste case e poi lascia che vi sia un subaffitto selvaggio, da parte di una catena tra regolari e irregolari.(4 aprile 2006-16:04)





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