FINTI POLIZIOTTI FERMANO MILITARE U.S.A.: GIORNALE DELLA NATO LANCIA ALLARME
Data: Domenica, 02 aprile @ 09:45:40 CEST
Argomento: Cronaca


(dal: Corriere del Mezzogiorno di domenica 2 aprile 2006)



Gricignano d'Aversa (Caserta) - Attenzione ai falsi poliziotti e carabinieri che, fingendosi tali a bordo di normali auto spacciate per «civette», fanno accostare al ciglio della strada gli ignari automobilisti dopo averli lampeggiati con i fari. Una volta fermati tentano di rapinarli. A lanciare l’allarme, in un articolo a firma di Sandra Jontz, è "Stars & Stripes", il noto quotidiano delle Forze Armate Usa che, nell’edizione di mercoledì scorso, ha raccontato di una tentata rapina (ma potrebbe trattarsi anche d’altro) avvenuta lo scorso 12 marzo sulla statale 7 bis, nei pressi del Support Site della Marina militare americana a Gricignano d’Aversa. Vittima dei finti poliziotti, un membro delle forze Nato e la sua famiglia che si trovavano in viaggio a bordo della loro auto lungo la superstrada casertana. Tra i finti appartenenti alle forze dell’ordine italiane, ha raccontato la vittima, c’era anche una donna: in tutto tre persone. Il terzetto, stando a quanto racconta «Stars&Stripes», si trovava a bordo di una Peugeot 406 Sedan con targa europea il cui numero è stato annotato dalla moglie del militare americano. Sarebbe stata proprio la donna, che guidava la finta auto della polizia, a lampeggiare più volte il veicolo della famiglia statunitense invitando il guidatore ad accostare. Una volta fermatisi, dalla Peugeot è sceso un uomo che si è avvicinato al militare in auto ed ha mostrato in maniera veloce un facsmile di un tesserino di riconoscimento. A questo punto, c’è stata una rapida e violenta azione del finto agente che ha cercato di aprire il vano portaoggetti dell’auto del militare. Quest’ultimo ha reagito verbalmente e dopo un breve e intenso alterco il terzetto, forse spaventato, ha preferito abbandonare il piano. Tanta paura, ma fortunatamente non ci sono state serie conseguenze. In ogni, caso, l’episodio ha allarmato gli uomini della sicurezza del Naval Support Activity anche perché, un simile episodio, si è già verificato a Roma un paio di settimane fa. «E difficile dire esattamente cosa avevano intenzione di fare – dice al quotidiano militare Debbie Rocco, una agente del Servizio Investigativo della Marina in Italia – potevano essere dei rapinatori oppure delle persone che, una volta in possesso di documenti sensibili dei militari Nato, avrebbero potuto accedere ad informazioni riservate. Le card dei nostri uomini, in mani sbagliate, possono portare a furti di identità o ad informazioni riguardanti residenze ed altro». Dalle colonne di «Stars&Stripes», Debbie Rocco informa i militari Usa in Italia di alcuni particolari dai quali ci si può accorgere che si tratta di finti poliziotti. «Le auto di polizia e carabinieri sono sempre contraddistinte da fregi o particolari segni di riconoscimento – avverte l’agente Usa – e in pattuglia viaggiano quasi sempre due persone. Difficile anche che alla guida ci sia una donna e va notato il lampeggiante blu apposto sull’auto e non all’interno. I poliziotti sono quasi sempre in uniforme in questo tipo di servizi – conclude Rocco». Il responsabile del Nsa di Napoli, Peter Sutter, inoltre, avverte che nel caso di perplessità bisogna continuare a guidare riducendo la velocità, e fermandosi ad un punto sicuro dopo aver accesso le luci di emergenza.





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