TRAFFICO DI DROGA: OPERAZIONE 'TUNISI 3' TRA CASERTA E ANCONA
Data: Martedì, 28 marzo @ 13:51:52 CEST
Argomento: Cronaca




Con nove ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettanti nordafricani, due dei quali ancora irreperibili, si è chiusa fra Caserta e Ancona l' ultima fase dell' operazione antidroga 'Tunisi III', condotta dai carabinieri del Reparto operativo e del Nucleo operativo di Ancona, sotto la direzione della procura distrettuale antimafia. Un' indagine complessa, che ha stroncato un' associazione per delinquere composta da nordafricani e in grado di spacciare nel nel territorio anconetano e in provincia ingenti quantitativi di eroina e cocaina provenienti dalla Campania. 'Tunisi III' è la prosecuzione dei due filoni d' inchiesta precedenti ('Tunisi I e II') nati negli ultimi tre anni indagando su 55 overdose (tre delle quali mortali) registrate nel capoluogo marchigiano. Con gli arresti eseguiti fra la notte scorsa e l' alba di oggi salgono a 55 le persone finite in manette (15 delle quali già condannate in primo grado), con il sequestro complessivo di due chilogrammi di eroina e 250 grammi di cocaina. Quindici gli indagati in questa tranche finale dell' inchiesta, e altrettante le perquisizioni condotte nelle ultime ore fra Ancona, Falconara marittima, Numana, Argenta e San Marcellino di Caserta, dove sono stati arrestati i due capi dell' organizzazione. I particolari dell' operazione - che ha visto l' impiego di 80 militari dell' Arma, coadiuvati anche da un elicottero e da cani antidroga - sono stati illustrati stamani ad Ancona dal comandante provinciale dei Carabinieri Mauro Cipolletta e dal comandante del Reparto operativo col. Antonio Ricciardi, affiancato dal comandante del Nucleo operativo tenente Pierluigi Capparé. A San Marcellino sono stati bloccati Bechir Ben Hamza Bouchafrà, 35 anni, e Anouaur Ben Rabeh, 28; ad Ancona invece i due fratelli Majdi Ben Sassi, 23 anni, e Makrem Ben Sassi, 25, e l' algerino Moustafa Ben Ali Hamrouni, 26 anni, tutti di nazionalità tunisina. Due ordinanze di custodia sono state notificate ad altri due tunisini già detenuti per altri reati: Salah Ben Ali Hlali, 30 anni, rinchiuso nel carcere di Ancona, e Ahmed Jaber Ali, 35 anni, detenuto a Fermo. Risultano invece irreperibili altri due loro connazionali sospettati di far parte dell' organizzazione, espulsi dal territorio nazionale nei mesi scorsi. "La banda - ha spiegato il col. Ricciardi - era ben strutturata e ramificata sul territorio. Poteva contare su appoggi logistici, abitazioni e auto 'pulite', e sulla collaborazione di alcuni giovani italiani, incensurati, impiegati come 'cavalli' dello stupefacente per le consegne al minuto". Il gruppo nordafricano disponeva anche di alcune utenze telefoniche cellulari che fungevano da 'centralino' per le ordinazioni di droga da parte dei clienti. E' stata però proprio la collaborazione di alcuni di piccoli spacciatori, caduti nel giro ma intenzionati ad uscirne, che, insieme all' attività di intelligence e a decine di intercettazioni telefoniche e appostamenti, ha consentito agli investigatori di chiudere il cerchio attorno alle due 'menti' dell' organizzazione e ai loro complici. Per adesso non ci sono elementi che facciano risalire ai nove arrestati i più recenti episodi di overdose, ma le indagini, guidate dal pm antimafia Rosario Lioniello, sono ancora in corso e potrebbero riservare altri sviluppi.(28 marzo 2006-13:51)





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