UNIONCAMERE: A CASERTA 3.750 IMPRESE APERTE DA EXTRACOMUNITARI
Data: Giovedì, 02 marzo @ 20:13:29 CET
Argomento: Economia




Negli ultimi cinque anni sono piu' che raddoppiati e nel 2005 sono cresciuti ad un ritmo superiore al 15%, superando per la prima volta la soglia delle 200mila unita'. Uno su quattro viene dal Nord-Africa, uno su dieci dalla Cina, poco meno del 20% sono donne. Oltre il 60% di loro sono attivi nel commercio e nelle costruzioni ma il settore che presidiano quasi al 50% e' quello dei phone-center e internet-point. La meta' ha messo radici in Lombardia, Toscana, Emilia Romagna e Veneto, la loro capitale e' Milano ma nel 2005 la crescita record e' avvenuta a Palermo. E' questo l'identikit dell'imprenditore extracomunitario alla fine del 2005, cosi' come risulta dall'analisi di Unioncamere condotta attraverso InfoCamere - la societa' consortile di informatica delle Camere di Commercio italiane - sulla base di Movimprese, la rilevazione trimestrale sul movimento demografico delle aziende iscritte al Registro delle imprese delle Camere di commercio. Il fenomeno dell'imprenditoria extracomunitaria rappresenta ormai il vero motore della crescita delle imprese individuali nel nostro paese. Anche nel 2005, il saldo complessivo tra le iscrizioni e le cessazioni di imprese individuali (+17.103 imprese) e' risultato positivo solamente grazie al contributo determinante delle 26.933 nuove imprese create dagli imprenditori nati al di fuori dei confini dell'Unione europea, pari ad una crescita del 15,4% rispetto al 2004. Senza questo apporto, la base delle imprese individuali sarebbe pertanto diminuita di 9.830 unita'. A livello territoriale, la regione che nel 2005 ha fatto registrare il saldo piu' elevato in termini assoluti e' stata la Lombardia (+4.966 imprese), seguita dall'Emilia Romagna (+3.136), Toscana (+2.787) e Piemonte (+2.688). Il saldo di queste quattro regioni rappresenta esattamente il 50% della crescita totale delle imprese di extracomunitari nell'anno. In termini relativi, la dinamica maggiore si registra invece in Piemonte (+20,1% il tasso di crescita nei dodici mesi), seguito dalle Marche (19,4%) e dall'Emilia Romagna (+18,5%). Scendendo al livello provinciale, la geografia del fenomeno rivela che nel 2005 e' stata Palermo la citta' che ha registrato il tasso di incremento piu' elevato (+26,6% rispetto all'anno precedente), seguita a ruota da Alessandria (+26,3%) e Vercelli (+25,3%). In termini assoluti la capitale dell'imprenditoria extracomunitaria e' Milano con le sue 18.464 imprese, il 9,1% del totale. A poca distanza si colloca Roma con 14.333 imprese, seguita da lontano da Torino con 9.201 unita'. Per trovare una provincia del Mezzogiorno bisogna arrivare alla decima posizione, occupata da Caserta che, con 3.750 imprese, precede anche Napoli (al dodicesimo posto, con 3.570 aziende con titolari extraUe). Enna, Aosta, Rieti e Oristano sono invece i capoluoghi meno toccati in termini assoluti dal fenomeno dell'imprenditoria immigrata: insieme ospitano sui loro territori solamente 850 aziende individuali nati al di fuori dei confini dell'Unione Europea. Mettendo a confronto le classifiche provinciali del 2000 e del 2005, la mappa dell'imprenditoria extracomunitaria segnala una forte stabilita' in vetta e in coda ma anche alcuni interessanti spostamenti nella scelta di insediamento delle imprese extraUe. E' il caso di Reggio Calabria, che scala ben 29 posizioni passando dal 65mo alla 36mo posto per presenze in termini assoluti. Ma anche di Cremona (al 57mo posto ma con un recupero di 27 posizioni in cinque anni), Napoli (12ma, con un miglioramento di 22 posizioni) e Mantova (al 31 posto e con un balzo di 21 posti). (2 marzo 2006-20:12)





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