MORTE GIORNALISTA MARZAIOLI: LE PRECISAZIONI DI UN COLLEGA
Data: Mercoledì, 22 febbraio @ 13:30:10 CET
Argomento: Giornali e Giornalisti


Lettere in redazione



Un collega di Napolipiù di Alberto Marzaioli, il giornalista di Maddaloni scomparso prematuramente l'altro giorno forse a causa di un episodio di malasanità, ci scrive per 'qualche necessaria precisazione' in merito ad un mini-editoriale apparso nel nostro notiziario. Si chiama Ciro Pellegrino. Il gentile collega, oltre a segnalarci che un passaggio della notizia è scritta male in italiano evidenzia che 'ha avuto il privilegio di essere collega di Marzaioli ma, soprattutto, un suo amico'. Inoltre, precisa che l'indimenticabile (aggiungiamo noi) Marzaioli 'era anche un professionista da anni, così giusto per correttezza e per non far finta di stupirsi'. Pellegrino inoltre precisa che 'Alberto Marzaioli attualmente non "curava alcune pagine del quotidiano Napolipiù" come viene genericamente detto. Attualmente lavorava ed era regolarmente assunto con "articolo 1" al quotidiano Napolipiù e si occupava di politica e cronaca campana e che è stato disposto il sequestro della cartella clinica dell'ospedale civile di Maddaloni e della salma, che sarà sottoposta ad autopsia'. 'Appare infine assolutamente fuori luogo e di cattivissimo gusto - prosegue Pellegrino - "pesare" il cordoglio di una persona rispetto all'altra. Come se non conoscere una persona vi autorizzasse a chiedere il perchè di tanto dispiacere per la sua assurda, inconcepibile, dolorosa morte'. Etc..etc..

Risponde Casertasette

Gentile collega, siamo tristi e addolorati come tutti i colleghi che conoscevano meglio di noi Marzaioli. Non c'è dubbio che nessuno intendeva pesare il cordoglio fra le varie morti di giornalisti (abbiamo precisato che si tratta di una questione di generazioni). Ma ci sorprende che la prima cosa che hai voluto precisare riguardo l'amico-collega Marzaioli è il fatto che era un giornalista 'professionista' e che era regolarmente inquadrato con l'art.1. Quasi come volere - tu questa volta - pesare la differenza tra chi è pubblicista e chi è purtroppo abusivo. Davanti alla morte, come Totò ci insegna ne 'A'Livella', siamo tutti uguali e non era il caso di scendere su questo terreno. Su professionisti e pubblicisti ci sarebbe molto da dire: Marcella De Palma, giornalista Rai di Chi l'Ha Visto, di Mixer etc. etc. scomparsa a causa di un male incurabile era una giornalista pubblicista. Chi l'avrebbe mai detto di fronte a tanti professionisti che tali non appaiono? Ma non è di questo che volevamo parlare prendendo spunto dalla morte di Marzaioli. Bensì di quanto ha giustamente scritto il direttore del Corriere di Caserta sul giornalismo locale: tema che, ci sembra, tu non hai proprio voluto affrontare. Di Alberto, anche oggi, sulla stampa locale, si è continuato a scrivere. E' una morte assurda che deve anche spingere ad alcune riflessioni. Non le solite.
Cari saluti





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