CASERTA: MONS. NOGARO LANCIA ALLARME SU LEGAMI CLAN-ECONOMIA E POLITICA
Data: Mercoledì, 22 febbraio @ 08:02:17 CET
Argomento: Cronaca




"In quest'ultimo periodo abbiamo verificato che la camorra è tornata ad incidere sul territorio, in alcuni casi mostrando una nuova forza di condizionamento verso il mondo economico e politico. Dalla stessa relazione antimafia leggiamo di fatti gravi che riguardano la provincia di Caserta e che destano forti preoccupazioni tra le associazioni e tra i tanti che sono stati e sono in prima fila". Lo ha scritto il vescovo di Caserta, mons. Raffaele Nogaro, in una lettera inviata alla Fondazione Caponnetto, "per denunciare - spiega - il nostro disagio per quanto sta accadendo anche in considerazione che l'attuale momento politico non può non tenere conto della pericolosità di un ritorno della violenza criminale dopo anni di lotta". Il presule fa riferimento alla nuova legge elettorale che, dice, "non consente ai cittadini di scegliere il candidato in base alle qualità morali ed etiche. Sono, invece, i partiti a scegliere e per questo interveniamo, in quanto il valore etico e morale di ogni candidato è stabilito dagli stessi partiti". Il vescovo di Caserta, da sempre in prima linea contro le organizzazioni criminali, a sostegno dei poveri e degli immigrati, cita la recente relazione della Comissione Antimafia. "Abbiamo letto dell'aggravarsi della situazione e l'arretramento della lotta alla camorra a Caserta ed in Campania, notizie che hanno turbato profondamente il nostro animo ritrovando una camorra ancora più forte di ieri, nonostante le tante cose buone che sono state fatte in questa terra martoriata dove sono minacciati rappresentanti della Chiesa ,della società civile e della stessa politica". A parere di Nogaro, "I partiti oggi hanno una grande responsabilità politica, perché dovendo scegliere solo loro i candidati non possono non considerare l'opportunità di presentare uomini trasparenti sotto il profilo morale, di scegliere uomini liberi e non condizionati da poteri criminali. Siamo ancora preoccupati, prosegue la lettera, proprio dal silenzio della politica sulla questione camorra, su questa caduta di attenzione sulle infiltrazioni tra politica e criminalità che riguarda tutti gli schieramenti, nessuno escluso, anzi, aggiunge, pare che faccia comodo che non se ne parli più. In questo vediamo il pericolo di tante persone che in questi anni si sono esposte nella lotta contro la camorra e che vengono lasciate sole". Nell'ultima parte della lettera inviata alla Fondazione Caponnetto, il vescovo di Caserta si dice preoccupato dei "fatti gravi e delle minacce concrete che la camorra ha rivolto agli uomini delle istituzioni impegnati contro la camorra. Questo -conclude- non lo possiamo permettere e la politica deve avere uno scatto, deve dare segnali chiari di come intende portare avanti la lotta ai poteri criminali, di come intende dare sostegno ai cittadini minacciati, a coloro che rischiano la vita e si battono contro la camorra".(22 febbraio 2006-08:01)





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