ANNO GIUDIZIARIO, SITUAZIONE GRAVE A S.MARIA C.V.: MATCH GIULIANO-FUCCI
Data: Sabato, 28 gennaio @ 23:00:40 CET
Argomento: Cittadini e Giustizia




A Napoli la cerimonia per l'inaugurazione dell'anno giudiziario si e' svolta, contrariamente a quanto avveniva in passato, nel salone dei Busti di Castelcapuano riportato al suo antico splendore, ma desolatamente semivuoto. Il presidente della corte di appello, Raffaele Numeroso, nella sua relazione ha sottolineato, innanzitutto, che "resta irrisolto il problema della durata eccessiva dei processi civili e penali" e che gli "intollerabili ritardi costituiscono un dato costante, diffuso su tutto il territorio nazionale". Secondo l'alto magistrato per quanto riguarda la giustizia penale "bisognera' probabilmente procedere ad una piu' ampia depenalizzazione e rimeditare il sistema delle garanzie nel processo", mentre per il civile "bisognera' puntare a procedure piu' snelle e alla risoluzione delle liti in via preventiva o stragiudiziale". Nell'attesa di modifiche ordinamentali, precisa, "bisogna razionalizzare e potenziare l'organizzazione giudiziaria a tutti i livelli", intervenire con adeguati finanziamenti nel settore dell'edilizia giudiziaria, estendere a tutti i settori l'informatizzazione (una delle novita' di quest'anno e' proprio la distribuzione della relazione, delle tabelle e dei grafici su cd rom) e l'uso razionale dei sistemi telematici e, visto che la finanziaria non consente di rinforzare gli organici amministrativi, anzi ne impone la riduzione per esigenze di bilancio, "bisogna prendere atto di questa pesante situazione - dice - e in mancanza di ricambio di personale occorre migliorare l'efficienza del servizio con l'adozione di moderni criteri gestionali e col diffuso utilizzo di presidi informatici". Nella sua relazione, il presidente della corte di appello, si sofferma diffusamente sulla carenze strutturali degli uffici giudiziari del distretto, in primis quelli di Napoli, ma la situazione e' "particolarmente grave" anche per quelli di S. Maria Capua Vetere. Sull'andamento della giustizia nel distretto, sottolinea che "non soltanto le procure, ma anche gli uffici gip hanno lavorato bene e, in particolare, quello piu' gravato presso il tribunale di Napoli", i quali hanno ridotto i loro carichi di lavoro. Nel distretto diminuiscono gli omicidi volontari da 406 a 346 (ma i dati "sembrano di un bollettino di guerra") diminuiscono le rapine, aumentano le estorsioni ("indice della feroce presa delle organizzazioni camorristiche") e preoccupante permane l'aumento dei reati per droga cosi' come quello dei reati contro il patrimonio. E, ancora, aumentano le truffe, i reati di usura, gli omicidi colposi per incidenti stradali (988 nel periodo in esame, il piu' alto nel quinquennio), preoccupa il forte aumento delle frodi comunitarie, aumentano le bancarotte fraudolente e i reati di prostituzione, mentre e' costante il dato dei reati contro la pubblica amministrazione. Un panorama segnato sempre da luci ed ombre, ma tra le ombre prevalgono i dati relativi ai morti per incidenti sul lavoro, l'aumento di procedimento a carico di ignoti, il grave fenomeno dei minori extracomunitari privi di documenti dediti all'accattonaggio, ai furti e allo spaccio di droga. Il numero degli omicidi colposi per violazione delle norme sulla prevenzione in materia di lavoro sono passati da 570 a 636 e "il triste fenomeno delle morti bianche - sottolinea Numeroso - e' allarmante. I datori di lavoro devono fare il loro dovere curando al meglio la prevenzione, specie nei piccoli cantieri". I procedimenti a carico di ignoti sono oltre 156 mila presso le procure e oltre 102 mila presso i gip e 493 presso la Dda e "sfuggono gravi reati, specialmente le estorsioni, e molti episodi di microcriminalita', come scippi e rapine, che tanti, troppi cittadini preferiscono non denunziare". "Magistrati, polizia, carabinieri e guardia di finanza fanno il loro dovere. Ma in questa societa' consumistica - dice l'alto magistrato - nella quale prevale talvolta la rassegnazione, i cittadini non possono limitarsi a chiedere protezione, ordine e giustizia. Devono denunciare i reati e i soprusi anche quando sembra piu' comodo tacere, se non vogliono restare sommersi dalla marea che sale".

Scontro a distanza tra Giuliano e Fucci

"L'assenza dei magistrati e' il simbolo di cio' che non e' stato fatto e andava fatto. Non non abbiamo mai cercato o voluto lo scontro frontale. Abbiamo cercato di difendere principi e il sistema giustizia che sta andando alla deriva. Lo scontro non dipende dalla nostra volonta'". Carlo Fucci, segretario dell'Associazione nazionale magistrati (Anm) polemizza a distanza a Napoli con il rappresentante del governo, il sottosegretario Pasquale Giuliani, che, nella sua relazione durante la cerimonia di apertura dell'anno giudiziario nel distretto partenopeo, aveva espresso la sua personale "amarezza per l'assenza dei magistrati", che "credono e praticano la strada dello scontro frontale" e le cui "battaglie in tempi lontani e recenti hanno registrato barricate altissime e grida di guerra". Fucci dentro Castelcapuano non c'era, ma come qualche altro magistrato napoletano (Aldo De Chiara, ad esempio, in lizza per un posto di aggiunto in procura e titolare dell'ufficio che ha curato il trasferimento degli uffici giudiziari al centro direzionale) non era riuscito a non passeggiare nella zona. "Questa finanziaria riporta il servizio giustizia all'anno zero - commenta con i cronisti - e Napoli, tra le piu' importanti sedi giudiziarie italiane, risente delle lacune e delle omissioni che il guardasigilli ha posto in essere". Un quadro diverso da quello tracciato da Giuliani, il quale ricorda che gli uffici giudiziari del distretto sono stati arricchiti di 29 magistrati; che il personale amministrativo e' passato da 4.795 unita' del 2001 a 4.807 nel 2004; che va avanti il piano di informatica giudiziaria; che si stanno riducendo i costi dei servizi; e che "alle lentezze, anomalie e disagi registrati da una normativa civile e penale non piu' al passo con i tempi si e' fatto fronte con attivita' legislativa intensa espressione di autentica ventata riformistica". Ma a suscitare dibattito sono le parole del pg Vincenzo Galgano. "Toni sereni e pacati vengono da lui - dice il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino - ed e' forte l'incitamento ad andare avanti. Apprezzo molto quello che ha detto". "Forte e giusto" e' per il presidente della Regione Antonio Bassolino il suo appello a "tenere la schiena dritta", ma soprattutto e' da sottolineare la presenza "di speranza e fiducia che Napoli possa andare avanti". Sola voce contraria quella del senatore Luigi Bobbio (An): "Io chiedo rispetto e rispetto tutti gli altri. Galgano ritiene che ci siano parlamentari che prevaricano. Io questo non posso accettarlo da un procuratore generale. Crea un perverso e pericoloso equivoco. I capi degli uffici giudiziari sembrano scambiare il loro ruolo istituzionale con quello dei vertici dell'Anm".(28 gennaio 2006-22:57)





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