RIFIUTI: BLITZ IN TUTTA ITALIA, INDAGINI ANCHE A CASERTA
Data: Lunedė, 02 maggio @ 13:09:45 CEST
Argomento: Cronaca




Si č conclusa con 9 arresti e l'apertura di un fascicolo penale per altre 27 persone l'operazione denominata "Giro d'Italia: ultima tappa Viterbo". Definita cosė per il tortuoso percorso che i rifiuti effettuavano attraverso la penisola prima di giungere alla destinazione finale, e' stata coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo. Dalle indagini e' emerso il lavoro di una organizzazione dedita al traffico illecito di rifiuti, con base strategica presso gli impianti delle societa' "Bartoli Sante srl" di Vetralla (VT), "Pozzolane e derivati sas" di Capranica (VT) e "Italchamotte srl" di Castel Sant'Elia (VT). I siti viterbesi costituivano la facile destinazione per lo smaltimento illecito di rifiuti prodotti in impianti del Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Toscana, ma all'illecito hanno contribuito anche ditte dell'Emilia Romagna, Umbria e Campania, a vario titolo coinvolte nel settore della gestione dei rifiuti. Le indagini, condotte dal Reparto operativo - sezione operativa centrale del Comando carabinieri casertasette per la tutela dell'ambiente, hanno consentito di individuare una struttura criminale che ha gestito, nel corso del periodo monitorato, un quantitativo di circa 250.000 tonnellate di rifiuti speciali, pericolosi e non, costituiti da fanghi di cartiera, terre inquinate da PCB, ceneri di acciaieria e di termodistruttori, contenenti rifiuti farmaceutici, fialette, siringhe, alte concentrazioni di piombo, nichel, zinco e mercurio, particolarmente tossici per l'ambiente e la salute dell'uomo. Il giro d'affari, per un traffico illecito tanto ingente, e' stato calcolato, sulla base della documentazione acquisita, in 2 milioni e 500.000 euro. Gli accertamenti eseguiti hanno evidenziato il modus operandi della organizzazione che manipolava e miscellava i rifiuti, il tutto condito da certificazioni analitiche false fornite da un compiacente laboratorio di analisi. I rifiuti venivano poi avviati per l'illecito smaltimento presso ex cave da ripristinare. L'attivita' investigativa, interrompendo lo smaltimento illecito, ha evitato gravi danni all'ambiente, poiche' il persistente tombamento dei rifiuti all'interno delle cave avrebbe creato ulteriore rischio per l'ambiente e la salute pubblica. Nel complesso l'operazione ha comportato l'esecuzione di 9 provvedimenti cautelari personali di cui 2 arresti in carcere; 5 arresti domiciliari; 2 obblighi di firma. Sono stati sequestrati 3 siti del viterbese destinatari finali del traffico illecito, nonche' numerosi mezzi utilizzati per svolgere l'illecita attivita'. Le 26 perquisizioni presso appartamenti e impianti per la gestione di rifiuti, sono state eseguite da 150 militari dell'Arma (tra Comando Carabinieri per la Tutela dell' Ambiente, Raggruppamento Elicotteri Pratica di Mare (RM) e appartenenti ai Comandi Provinciali di Viterbo, Roma, Milano, Caserta, Lucca, Pisa, Vicenza, Verona, Trieste, Modena e Terni).





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