CORSE TRUCCATE PER TOTIP E TRIS: INDAGATI ANCHE A VILLA LITERNO (CASERTA)
Data: Venerdì, 15 aprile @ 14:07:07 CEST
Argomento: Cronaca




Gare ippiche truccate, soprattutto mediante pagamento di somme di denaro oppure con minacce ai fantini, per condizionare la regolarità delle scommesse. E' l'illecito su cui sta indagando la Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che ha disposto 153 perquisizioni - eseguite dai reparti speciali della guardia di finanza di Roma - nei confronti di altrettanti fantini, driver, allenatori e proprietari di cavalli, tra i quali molti denunciati per frode in competizioni sportive. Nel corso dell'attività investigativa sono emersi elementi che comproverebbero il condizionamento di 41 eventi ippici, i quali hanno compromesso tra l'altro la regolarità di 3 concorsi Totip e di 13 Tris nazionali. Alle indagini ha contribuito un collaboratore di giustizia che, in stretto collegamento con la criminalità organizzata campana e quella pugliese, di fatto curava i rapporti con i fantini per pilotare l'esito delle corse.
Gli indagati avrebbero condizionato le competizioni ippiche attraverso la corresponsione di somme di denaro oppure mediante minacce, nei confronti di fantini, driver, allenatori e proprietari. Diversi i sistemi per pilotare l'ordine d'arrivo dei cavalli: il ritiro di quelli più favoriti, l'acquisto e il successivo ritiro di un cavallo dalla corsa, il doping sportivo, lo sfiancamento degli animali prima della partenza e condotte di gara comunque difformi rispetto alle effettive potenzialità degli animali. Secondo le prime notizie, dalle perquisizioni sono emersi elementi di riscontro alle ipotesi investigative: i militari della Gdf hanno trovato medicinali dopanti provenienti dalla Svizzera, documenti bancari e altri attinenti la proprietà di cavalli. Presso diversi fantini sono state rinvenute cedole relative a scommesse, anche di natura clandestina, da loro effettuate. Nell'ambito delle indagini è emerso anche un consistente traffico di droga, che ha consentito di sequestrare oltre 500 grammi di cocaina. Due gli arresti su questo fronte: un pregiudicato napoletano bloccato a Taranto e un latitante napoletano finito in manette a Roma, implicato in un traffico internazionale di hashish e cocaina e affiliato alla criminalità organizzata del quartiere Fuorigrotta di Napoli.
Gli indagati avrebbero condizionato le competizioni ippiche attraverso la corresponsione di somme di denaro oppure mediante minacce, nei confronti di fantini, driver, allenatori e proprietari. Diversi i sistemi per pilotare l'ordine d'arrivo dei cavalli: il ritiro di quelli più favoriti, l'acquisto e il successivo ritiro di un cavallo dalla corsa, il doping sportivo, lo sfiancamento degli animali prima della partenza e condotte di gara comunque difformi rispetto alle effettive potenzialità degli animali. Secondo le prime notizie, dalle perquisizioni sono emersi elementi di riscontro alle ipotesi investigative: i militari della Gdf hanno trovato medicinali dopanti provenienti dalla Svizzera, documenti bancari e altri attinenti la proprietà di cavalli. Presso diversi fantini sono state rinvenute cedole relative a scommesse, anche di natura clandestina, da loro effettuate. Nell'ambito delle indagini è emerso anche un consistente traffico di droga, che ha consentito di sequestrare oltre 500 grammi di cocaina. Due gli arresti su questo fronte: un pregiudicato napoletano bloccato a Taranto e un latitante napoletano finito in manette a Roma, implicato in un traffico internazionale di hashish e cocaina e affiliato alla criminalità organizzata del quartiere Fuorigrotta di Napoli.





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