MISCUGLIO DI OPERE ALLA REGGIA DI CASERTA: UN TUBO RICHIAMERA' MOSTRA
Data: Venerdì, 05 novembre @ 15:19:19 CET
Argomento: Arte




Festoni di seta policroma che avvolgono gli arredi preziosi, camere ottiche e labirinti, un padiglione espositivo perfino nello splendido parco settecentesco: il segno contemporaneo invade la Reggia di Caserta per allestire la sua prima grande mostra, 'Casa di Re', che si svolgerà dal 7 dicembre al 13 marzo. Presentata oggi alla stampa, l'iniziativa è il frutto della collaborazione tra Regione Campania, Provincia e Comune di Caserta, ministero dei Beni culturali, le Soprintendenze di Caserta e Benevento, la Seconda Università degli Studi di Napoli, nonché dell'apporto dell'Istituto Banco di Napoli-Fondazione e di Alois Industrie Tessili. Una forte sinergia che (con oltre un milione di euro) ha permesso, dopo due anni di ricerche, di illustrare, attraverso 400 opere provenienti dai depositi della Reggia e dai maggiori musei d'Europa, un secolo di storia e di arte. Si va dalla posa della prima pietra del complesso monumentale vanvitelliano, nel 1752, fino alla caduta del regno borbonico, avvenuta nel 1860, abbracciando due registri diversi, quello prettamente storico, ha detto la coordinatrice degli otto curatori, Rosanna Cioffi, e l'altro più intimo e privato, quella 'casa del re' che dà il titolo all'iniziativa. Per l'occasione saranno infatti coinvolte nel percorso espositivo le cosiddette retrostanze degli appartamenti reali, all'interno delle quali saranno allestite apposite sezioni di approfondimento. Le due anime della mostra concorrono con uguale forza a svelare la Reggia nel suo splendore architettonico e decorativo, frutto dell'ingegno di generazioni di artisti che furono chiamati a corte dai Borbone e da Marat. Riuscire a dare un'idea delle vicende storiche, così legate all'evoluzione del gusto e della decorazione, non è stata impresa facile, anche perché, ha sottolineato Cioffi, la mostra é ospitata negli ambienti della Reggia, già riccamente decorati di per sé. Senza contare che alcune sale stanno ospitando una grande rassegna di arte contemporanea, 'Terrae motus', con una sessantina di opere della celebre collezione di Lucio Amelio. Creare un dialogo tra antico e moderno è però tra le missioni della Reggia e l'occasione è stata colta al volo per trovare, attraverso il segno contemporaneo, una soluzione armonizzatrice. L'allestimento di Cherubino Gambardella forse farà discutere, ma è stato attentamente studiato per ricomporre la frammentarietà del monumento, le epoche contigue eppure tanto diverse (la corte dei Borbone, da Carlo a Ferdinando IV, il successivo periodo napoleonico con la frizzante presenza di Gioacchino e Carolina Marat e quindi l'età della restaurazione, contrassegnata dalla ricerca scientifica e tecnologica). Chilometri di nastro di seta policromo segneranno il percorso, variando il colore a seconda delle sezioni, mentre, contenute nelle sale, apposite strutture, simili a camere ottiche, "gestiranno quel surplus decorativo", ha detto Gambardella, esponendo le opere provenienti dai musei e mostrando da piccole finestre scorci della Reggia. Un tubo colorato all'esterno richiamerà l'ingresso della mostra, mentre nel magnifico parco settecentesco sarà allestito temporaneamente un padiglione per i progetti del Vanvitelli.





Questo Articolo proviene da Casertasette
https://lnx.casertasette.com

L'URL per questa storia è:
https://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=2571