IL DOPPIO GIALLO DI ROMINA/ 3: GLI AMICI LA RICORDANO COSI'
Data: Venerdì, 23 luglio @ 23:46:01 CEST
Argomento: Cronaca




Blindati, dietro le porte, dietro i cancelli delle loro abitazioni, nel piccolo borgo che si articola in via Camaldolilli a Napoli, gli amici cari e i parenti oggi di Romina non vogliono parlare. Il quartiere però conserva i fotogrammi della vita della ragazza, che domenica prossima avrebbe compiuto 20 anni: dopo la sua scomparsa il 4 giugno, e dopo il ritrovamento del cadavere di una giovane donna nel Casertano, nessuno più spera di ritrovarla in vita. Il rione è una sorta di villaggio, imprevedibile, adagiato in una insolita quiete, proprio nel cuore del caos urbano, dove tutti sono devoti a Sant'Anna: sabato prossimo ricorre la festa della santa, che però verrà celebrata in tono minore. Le voci, gli occhi, le orecchie del vicinato restituiscono le immagini di una esistenza trascorsa semplicemente: le chiacchierate con l'amica del cuore, Rossella, da un balcone all'altro; la ragazzina che prendeva il sole sul terrazzo; la bambina sempre in bicicletta; l'allieva del corso di danza, che ricorda Romina sua compagna alle medie. "La rivedo perfettamente con la testa incastrata tra le sbarre del balcone - dice Patrizia, una vicina di casa - aveva non più di due anni e c'era ancora suo padre. Fu proprio lui a liberarla". A tratti riemerge il quadro della famiglia al completo, prima che i due genitori si separassero. Nell'immaginario del Borgo si profilano le piste più diverse, per spiegare la morte di Romina. Qualcuno azzarda la vendetta, il regolamento di conti, un misterioso legame con le amicizie del padre di Romina in Germania. Qualcun altro si sofferma sull'idea di un serial killer che decapita le proprie vittime, ricordando il delitto di cui fu vittima pochi mesi fa un uomo a Pompei. Le amiche invece si soffermano sui ricordi. Susi, 13 anni, racconta la festa di Romina per i suoi 18 anni, sul terrazzino di casa: "La foto con il top nero che si è vista in televisione è di quella sera". Poi il ricordo di un'altra violenza: "Quando fu picchiata dal suo ex fidanzato - raccontano i vicini di casa - intervenne una volante della polizia". Romina era, per tutti, una ragazza riservata: "Non mi degnava di un saluto - spiega Paolo, il parrucchiere, che l'ha vista crescere dalla sua finestra - da qui la vedevo tutti i giorni". Le tendine rosa della sua stanza chiuse, il terrazzino desolato, nel cortile si aspetta la processione di sabato prossimo in onore di Sant'Anna, cui tutti sono particolarmente devoti. "Nessuna festa - assicura il parroco, don Luigi Toro - porteremo in strada il simulacro di Sant'Anna e pregheremo per Romina e sua madre". Poi il sacerdote rivolge, con evidente sofferenza, un pensiero all'assassino: "Sarà vittima di un problema psicologico - conclude - non gli resta che consegnarsi alle forze dell'ordine".





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