CASERTA: TRUFFA A NEGOZIO BULGARI PER OLTRE 15 MILA EURO
Data: Sabato, 26 giugno @ 11:28:25 CEST
Argomento: Giudiziaria




Ci sono anche l’amministratore unico de «La Gioielleria s.r.l.», negozio concessionario esclusivo del prestigioso marchio Bulgari con sede nella centralissima via Mazzini a Caserta ed un imprenditore di Marcianise, impegnato nel settore delle costruzioni, fra le vittime casertane di un sedicente operatore dell’alta finanza incriminato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere per truffa aggravata. L’uomo, Gabrio Del Torre, 65 anni, un ragioniere nativo di Gorizia ma residente a Reggio Emilia, sarebbe riuscito a farsi consegnare complessivamente circa 60 milioni di vecchie lire da entrambe le vittime: Gabriella Papiro, titolare della gioielleria e Giovanni Sparaco, imprenditore edile. Due diversi episodi facenti parte di uno stesso processo che si aprirà il prossimo novembre davanti al giudice monocratico di Caserta Ornella Baiocco, dopo lo slittamento dell’udienza che era stata fissata la scorsa settimana. Stando alla denuncia, trasformatasi poi in capo di imputazione, per mettere a segno la truffa l’imputato avrebbe vantato conoscenze con personaggi internazionali dell’alta finanza e, addirittura, rapporti di stretta amicizia con il vice presidente della banca d’affari americana Wilmington Trust. Ai suoi potenziali clienti, inoltre, si sarebbe presentantato come commercialista e consulente esterno del gruppo finanziario tedesco Sparkasse di Innsbruck casertasette. In realtà, Gabrio Del Torre, era un semplice ragioniere ma con il suo fare e dando l’impressione di essere un esperto del ramo finanziario internazionale sarebbe riuscito a truffare anche i due casertani. In particolare, sarebbe riuscito a farsi dare circa 30 milioni di vecchie lire dalla titolare della gioielleria prospettando un’operazione finanziaria internazionale con la costituzione, negli Usa, di una società per la compravendita di beni immobili e la rilevazione di quote di società di capitali. Del Torre avrebbe incassato un primo anticipo di dieci milioni per le spese dell’operazione mai portata a termine e, successivamente, avrebbe pagato dei preziosi con assegni insoluti tratti sulla banca Caja Rural De Canarias. Infine, approfittando del rapporto venutosi ad instaurare con la cliente, avrebbe chiesto un cambio di assegno pure risultato non coperto. Mai due casertani non sono le uniche vittime del ragionier Del Torre: in provincia di Ancona, infatti, anche un professore ed un maresciallo sarebbero finiti tra i truffati per oltre 40 milioni di lire.





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