BELLONA: CHIESTO GIUDIZIO PER SINDACO ABBATE PER ABUSO E OMISSIONI
Data: Venerdì, 17 novembre @ 18:53:17 CET
Argomento: Giudiziaria


Bellona (Caserta), 15 Novembre 2017 (Casertasette – Telexnews.it) - La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto il processo per abuso d’ufficio e omissioni di atti di ufficio per il sindaco Filippo Abbate destinatario insieme ad altre persone di una richiesta di rinvio a giudizio, avanzata dal sostituto procuratore Sergio Occhionero, fissata per l’udienza del gennaio 2018. Con Abbate sono accusati l'imprenditore Luciano Sorbo, il socio Francesco Passaro - rispettivamente proprietario e amministratore della Esogest srl - e i funzionari comunali Luigi Fusco e Achille Gargiulo. La vicenda riguarda la Ilside, l'impianto di trattamento dei rifiuti, ma relativa al 2013 (come si ricorderà, lo scorso luglio è scoppiato un incendio per il quale il primo cittadino ha avuto anche una polemica con la senatrice grillina Moronese, che si è detta offesa per le esternazioni della fascia tricolore del piccolo centro). La notiza riferita da Il Mattino riguarda l’impianto dell’imprenditore Della Gatta, che avrebbe inglobato veleni per circa venti anni - prima con i consorzi Conai, Corepla e Comieco e poi con l'emergenza rifiuti in Campania nel 2007 e per il quale sono in corso in queste ore azioni di bonifica da parte del liquidatore della società (il cui fallimento fu revocato dalla Corte di Appello) che ha anche sporto alcune denunce mirate per chiarire una situazione locale poco chiara. Nei giorni scorsi il sindaco Abbate si era detto estraneo a fatti penali in quanto il Tar lo aveva assolto (addirittura c’è chi ha pubblicato una dichiarazione del genere, per fatti amministrativi, parlando di un episodio penale) mentre il curatore Leggi qui lo aveva denunciato alla Corte dei Conti. Sullo sfondo il tam tam di un comitato ambientalista che appare come le fumarole con componenti di cui poco si sa.L'inchiesta del Noe, venuta a galla quattro anni fa, ruotava intorno all'emissione dell'ordinanza numero 23 del 15 novembre 2013 considerata dalla magistratura «illegittima». Il Comune avrebbe affidato i lavori di pulizia del sito alla società Esogest srl, ma la procedura sarebbe avvenuta senza procedere all'affidamento esatto, ma solo per consentire alla società di «lucrare sull'attività in questione in assenza di un'effettiva controprestazione». In parole semplici, la procedura di affidamento della bonifica è poco chiara. Il sindaco, inoltre, per la Procura, non avrebbe mosso un dito per sollecitare la pulizia dell'Ilside. Si conosce solo il motivo dell'accelerazione delle pratiche burocratiche legate all'affidamento dei lavori per la bonifica nel 2013: lo sblocco dei fondi della regione Campania. Per la senatrice Moronese quella di Abbate è stata definita «una campagna diffamatoria nella quale sono stata definita sciacallo, spietata, in cerca di voti… è stata scagliata contro di me dal sindaco di Bellona Filippo Abbate, condotta soltanto per aver fatto il mio dovere di portavoce del territorio in Senato. «Quali sono le azioni per cui sono stata attaccata dal sindaco? - si chiede Moronese - Abbiamo minuziosamente denunciato tramite atti parlamentari il disastro ambientale che si è perpetrato negli anni all'Ilside di Bellona in materia di gestione e trattamento dei rifiuti. E abbiamo diffuso la relazione pubblica scritta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere a uso della Commissione Bicamerale d'inchiesta sulle ecomafie.

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