MODENA-CASERTA: ARRESTATO L'IMMOBILIARISTA/POLITICO LATITANTE DA AGOSTO
Data: Sabato, 05 novembre @ 09:30:18 CET
Argomento: Cronaca




CARPI (Modena) - SAN CIPRIANO D'AVERSA (Caserta) - 4 novembre 2011 (Casertasette) - Immobiliarista, politico e latitante per quattro mesi. Dal 2 agosto scorso fino a ieri, quando a Carpi, in provincia di Modena, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta agli ordini del comandante Carmine Rosciano, hanno arrestato Luca Cioffo, 35 anni, originario di San Cipriano d’Aversa destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere – Ufficio Esecuzioni Penali, in quanto condannato in via definitiva a 2 anni e 8 mesi di reclusione per una serie di reati (estorsione, truffa, ricettazione) commessi dal 1992 al 2004. Una pena complessiva di 5 anni e 8 mesi dalla quale erano stati detratti già 3 anni per il beneficio dell’indulto. Non gli è riuscito il tentativo di nascondersi sotto il letto dell’abitazione della sorella: i militari del comando provinciale di Caserta, agli ordini del colonnello Crescenzo Nardone e quelli di Modena, lo hanno bloccato e portato in caserma per le procedure d’arresto e poi tradotto in carcere. L’uomo, che in Emilia Romagna è stato vicesegretario regionale e poi commissario dell’Udeur, era poi passato prima all’Upc di Antonio Satta. Successivamente alla Democrazia Cristiana di Giuseppe Pizza e l’Alleanza di Centro partito per il quale si era candidato nel Casertano alle ultime elezioni regionali che hanno poi decretato la vittoria dell’attuale presidente Stefano Caldoro. Cioffo, a Modena, si trova anche sotto processo per alcuni presunti raggiri sui mutui della «prima casa», vicenda risalente a quattro anni fa. Secondo la Procura di Modena Cioffo avrebbe intascato da due grandi gruppi bancai settecentomila euro di finanziamenti per l’acquisto di immobili di poco valore intestati a prestanome o teste di legno nullatenenti Nel suo passato criminale (il primo reato compiuto a sedici anni) c’è un velato collegamento alla cosca criminale dei Casalesi: due suoi parenti furono uccisi nel 1990 e nel 1995. Prima il cugino Nicola Cioffo e dopo cinque anni lo zio Domenico Cioffo, periodo in cui fu destinatario di un avviso orale da parte della Questura di Caserta per presunti collegamenti al clan dell’agro aversano. Diverse le attività che Cioffo gestiva in Emilia Romagna, pur mantenendo i contatti con la sua terra di origine: distribuzione alimentare, assistenza legale, noleggio auto, compravendita immobiliare, prestiti e calcio tant’è che dopo essere stato il patron di una squadra locale di terza categoria, nel 2008 decise di partecipare alla cordata che tentò di scalare il Modena Calcio proponendo il 22,5% delle quote.





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