DA CASERTA UN GIOCA E VINCI CON LA SPESA: RIMEDIO CONTRO CRISI E AZZARDO
Data: Mercoledì, 19 ottobre @ 15:48:08 CEST
Argomento: Economia




CASERTA, 19 OTTOBRE 2011 (Casertasette) - Fare la spesa, accumulare punti «investendo» anche 50 centesimi e ritirare «premi» in alimenti anche fino a cinquemila euro di valore. Un’idea così semplice ma allo stesso tempo vincente che trasforma il gioco non più in un rischio ma in un salvadanaio che con il quale si ottiene man mano uno «scaffale virtuale» che si trasformerà in reale. Un’opera di ingegno brevettata (con relativo software) da un vulcanico casertano, Pasquale Della Peruta, che spiega così la nascita dell’idea avvenuta nel 2008. « Un giorno passeggiavo in uno dei più grandi centri commerciali d’Europa e, osservando il via vai di gente che affollava i corridoi della galleria, pensai che quel gran numero di persone fosse un potenziale enorme capace nella sua totalità di contribuire al benessere comune. Questa riflessione mi suggerì l’ideazione di un gioco in grado di influire positivamente sull’economia dell’intero paese». Per l’ideatore di «Spesalotto» l’idea vincente del gioco «consiste coniugare il piacere del gioco alla soddisfazione di un bene primario e quotidiano: l’alimentazione». Il gioco non prevede vincite in denaro ma premi consistenti in prodotti alimentari. Inoltre, «Spesalotto» è sicuramente un ottimo deterrente per coloro che fanno del gioco una vera e propria mania, ossessione che sfocia in frustrazione, depressione e talvolta si traduce in una reale rovina economica. Il gioco, consente un massimo di 10 giocate da 0,50 cent nell’arco di 24 ore per un budget complessivo di soli 5 euro e garantisce vincite minime in prodotti alimentari. In più, con una sola moneta da 0,50 cent, è possibile tentare la fortuna e vincere premi in alimenti fino 5.000 euro. In definitiva, «Spesalotto» è un gioco alla portata di tutti, non si perde mai e obbliga a giocare con la giusta moderazione. Tuttavia, come spesso accade nel nostro paese, dopo lo sviluppo del software e la lunga trafila di formalità burocratiche richieste per la brevettazione dell’idea, è stato impossibile ottenere le autorizzazioni necessarie per la sua realizzazione per motivazioni che non hanno alcun reale fondamento. Ciò si tradurrà nell’ennesimo caso di migrazione all’estero di idee brillanti come spesso accade in un paese come il nostro stretto nella morsa di una legislazione che limita l’iniziativa privata e impedisce l’innovazione.





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