CASERTA, CRONACA E ATTUALITA' WEEK-END: I FATTI DELLA SETTIMANA
Data: Sabato, 11 dicembre @ 19:16:43 CET
Argomento: Cronaca


Casertasette



SANTA MARIA CAPUA VETERE, TRUFFA ALL'ASL: DOMICILIARI PER UNA DIPENDENTE

CASERTA, 10 DICEMBRE 2010 - Arresti domiciliari per una dipendente dell'Asl di Caserta per truffa ai danni dello Stato. La donna è stata sorpresa da un carabinieri della locale Compagnia, che libero dal servizio si trovava negli uffici fin dall'apertura della struttura per incombenze di famiglia , mentre timbrava il proprio cartellino e quello di una collega, giunta al lavoro dopo circa un'ora. Il militare, dopo essersi qualificato,ha avvertito i superiori ed ha sequestrato i due cartellini marcatempo. Il magistrato di turno nella locale Procura della repubblica ha disposto l'arresto della dipendente trovata in possesso dei due cartellini e denunciato la collega per la quale aveva vidimato il badge

CRIMINALITA': AVEVANO COSTRETTO ROMENA A PROSTITUIRSI, PRESI

CASERTA, 10 DICEMBRE 2010 - Avevano sequestrato i documenti di una giovanissima rumena per costringerla, con violenza e continue minacce, a prostituirsi e a consegnare loro gli incassi. La giovane è riuscita a denunciare l'accaduto ai Carabinieri di Caserta che, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della repubblica di S.Maria Capua Vetere, ha arrestato un albanese di 28 anni, ed una connazionale della vittima, di 28 anni. L'accusa per i due, associati al carcere di Pozzuoli ed a quello di S.Maria Capua Vetere è di induzione e sfruttamento della prostituzione.

SINDACO DI CASERTA ANNUNCIA DIMISSIONI

CASERTA, 10 DICEMBRE 2010 - Il sindaco di Caserta, Nicodemo Petteruti che guida una coalizione di centrosinistra, prossimo alla scadenza naturale del mandato, ha deciso di dimettersi dalla carica per dissacordi interni alla maggioranza. "Preso atto - spiega Petteruti in una nota - che ieri il gruppo consiliare socialista ha presentato una mozione di sfiducia, ho promosso approfondita consultazione con il partito socialista e il gruppo consiliare medesimo. All' esito, ho dovuto constatare che non sussistono più, allo stato, le condizioni per la prosecuzione degli accordi di maggioranza e per tale motivo ho deciso di rassegnare le dimissioni". Secondo quanto si è appreso Petteruti presenterà le proprie dimissioni al segretario comunale nella mattinata di lunedì prossimo. Il sindaco di Caserta, eletto in una lista del Pd è poi passato all' Api di Rutelli.

CAMORRA: AMATO, CESSANO TERAPIE PRATICATE IN CASA 'SANDOKAN'

CASERTA, 9 DICEMBRE 2010 - "L'Asl di Caserta si adopera per far chiudere le attività avviate sulla casa sequestrata a Francesco Schiavone, Sandokan, in via Bologna a Casal di Principe (Caserta)". E' quanto sostiene, in una nota, Antonio Amato, presidente della Commissione regionale Beni Confiscati, commentando la chiusura per il 31 dicembre prossimo di decine di Piani Terapeutici Individuali a seguito della deliberazione del Commissario Straordinario della stessa Asl, Romano, del 15 novembre scorso, con cui si adotta una nuova scheda per l'individuazione delle prestazioni a carico del sistema sanitario regionale e degli ambiti territoriali. Amato sottolinea che "il bene assegnato alla 'Onlus La forza del Silenzio', serve per sostenere soggetti affetti da autismo. Attività realizzata anche grazie ai Piani Terapeutici Individuali". "Ed ora l'Asl che fa? Non solo non approva gli altri necessari, ma addirittura sospende quelli esistenti al 31/12, per iscritto e telefonicamente, in barba agli impegni assunti, ad una legge regionale che sta per completare il suo iter. E con quello nella casa di Sandokan sospende altre decine di PTRI che sostengono progetti avviati sui beni confiscati alla criminalità organizzata". "A quali interessi risponde la dirigenza dell'Asl di Caserta?", si domanda Amato. "Un commissario dimissionario firma un atto probabilmente illegittimo per la procedura adottata che non tiene in alcun conto, tra gli interventi previsti, dei Piani Terapeutici Individuali, metodologia che pure la stessa Asl utilizza con successo da anni. Questi strumenti, oggetto di una disciplina normativa che sta realizzando il suo iter in consiglio regionale, semplicemente scompaiono dall'atto commissariale adottato". "Il risultato è la chiusura di diversi PTRI e questo - continua Amato - pure a fronte di un documento, sottoscritto dallo stesso Romano appena 13 giorni prima della delibera 1317, risultato di un'apposita audizione promossa dalla Commissione che presiedo, che 'riconosce i budget di salute ed i piani terapeutici individualizzati come metodologie di grande utilita'', ed impegna i sottoscrittori a 'promuoverne l'utilizzo ed a rimuovere tutte le difficoltà di carattere burocratico - amministrativo che li ostacolanò". "Lo iato tra il documento sottoscritto il 2 novembre e la delibera firmata il 15, è tanto evidente da preoccupare", dice ancora il consigliere regionale. "Tra l'altro - prosegue Amato - come evidenziano i direttori responsabili di distretto, Romano ha approvato questa delibera senza consultare né il collegio degli stessi, né il Collegio di Direzione, che pure su materie che incidono sul governo delle attività cliniche è tenuto a pronunciarsi, né tanto meno ne ha discusso con i coordinamenti socio sanitari della sua Asl". "Inoltre - prosegue Amato - la delibera incide su materia che, ai sensi della Legge Regionale 11/2007, deve essere affrontata all'interno della concertazione interistituzionale tra Asl e Comuni, non certo con decisione unilaterale di un Commissario dimissionario. Chiedo allora perché Romano, mentre preparava le valigie, non firmi i dovuti accordi di programma con i comuni per il socio sanitario, mettendo a rischio milioni di euro di investimenti, ed approvi invece un atto che lascia seri dubbi procedurali e che, soprattutto, mette in discussione uno strumento di risparmio economico per l'Asl e di garanzia dei diritti dei soggetti più deboli, dai sofferenti psichici ai malati di Aids, dai migranti agli anziani". "Oggi, oltre mille persone sono assistite con Piani Terapeutici Individuali, molti di loro - continua Amato- hanno un lavoro, un reddito, una casa. E questo grazie all'integrazione del socio-sanitario prevista dalla legge". "Ma c'é un dato che inquieta ancora di più - dice Amato - I budget di salute e i Piani Terapeutici Individuali sono il filo rosso delle migliori esperienze sui beni confiscati". "A partire da quelle sulla Casa sequestrata a Sandokan a via Bologna. Il loro annullamento determinerebbe la chiusura di queste esperienze. Si realizzerebbe una sconfitta dello Stato e un favore alla camorra. Tutto questo era pienamente emerso nel corso dell'audizione, ed è all'interno del protocollo sottoscritto. Romano lo sa". "Allora - conclude il presidente della commissione - ripeto le domande: perché quella delibera? E soprattutto, visto che viene coinvolto non solo il livello decisionale territoriale ma anche quello regionale, esistono forse dei 'grandi manovratori'?". "Nel corso di una recente audizione sulla questione rifiuti, il Procuratore di Santa Maria Lembo, si è soffermato su 'convitati di pietra' che interferiscono pesantemente nelle azioni dei rappresentanti dello stato in provincia di Caserta. Parole che necessitano un'attenta riflessione", conclude Amato.

CAMORRA:ARRESTATO NEL CASERTANO AFFILIATO A CLAN MADDALONESE LEGATO A COSCA BELFORTE MARCIANISE. DEVE SCONTARE 2 ANNI

CASERTA, 9 DICEMBRE 2010 - Agenti della squadra mobile di Caserta, hanno arrestato Michele Ferraro, pregiudicato di 27 anni, nipote di un elemento di spicco della criminalità organizzata nel Maddalonese, detto "Michele e sartana", rimasto ucciso anni fa nell'ambito della guerra tra clan. Più volte indagato anche per reati associativi l'arrestato é destinatario di un'ordinanza di esecuzione di pena, emesso dalla Procura Generale della Corte d'Appello di Napoli. Ferraro, infatti, deve scontare circa due anni di reclusione per estorsione aggravata nei confronti dell'amministratore di una ditta di trasporti di Maddaloni, dal quale, a fronte di una richiesta di 60mila euro annui, si era fatto consegnare, circa 4 anni fa, duemila euro. Ferraro è ritenuto legato al gruppo camorristico capeggiato da Antonio Farina e Nicola Martino, operante nel maddalonese e federato al clan Belforte di Marcianise (Caserta).

COMMERCIO: AL VIA SPAZIO ESPOSITIVO IN CENTRO DEL CASERTANO CON MOSTRA 'PUNTI DI VISTA' SARA' FAVORITO DIALOGO E SCAMBIO

CASERTA, 9 DICEMBRE 2010 - Inaugurato, nel centro commerciale Campania di Marcianise (Caserta), lo spazio espositivo "Punti di vista", una mostra fotografica a cura della Società fotografica Casertana. Da dicembre il Centro Commerciale Campania aprirà uno spazio espositivo dedicato alla fotografia e alle arti figurative. Il titolo della prima mostra collettiva ospitata in questo spazio é "Punti di vista" e a esporre saranno diversi artisti della Società Fotografica Casertana. Le opere "Punti di vista" mettono in mostra un insieme di opere differenti sia per la tecnica fotografica sia per i soggetti scelti. La selezione dei lavori presenta un metaforico viaggio tra differenti stili e tecniche "di scattare" e tra diverse attitudini "del guardare" la realtà. Lo spazio espositivo in Piazza Campania completa la programmazione culturale, artistica e d'intrattenimento che il centro commerciale del casertano offre ai suoi visitatori. L'intento è di instaurare con i suoi fruitori un rapporto sempre più fondato sul dialogo e lo scambio: il Campania aprirà presto lo spazio espositivo a mostre e concorsi coinvolgendo chiunque voglia partecipare con le sue opere artistiche.

MUSICA:MANNOIA, BRITTI E DALLA NEL CASERTANO PER 'CONTRASTI' PRESENTATO IN PROVINCIA CASERTA FESTIVAL DI MUSICA E ARTE VARIA

CASERTA, 9 DICEMBRE 2010 - Fiorella Mannoia, Alex Britti , Lucio Dalla, Antonella Ruggiero, Gene Gnocchi, e altri noti artisti, hanno aderito al progetto "Contrasti", presentato oggi nel corso di un incontro nella sala giunta della Provincia di Caserta. Si tratta di un festival di livello internazionale, che farà incontrare e dialogare - dal 16 dicembre al 6 gennaio prossimi - in alcuni centri della provincia, grandi artisti di generi, culture e religioni diverse. "I protagonisti della rassegna - ha spiegato nel corso della conferenza stampa il direttore artistico, Casimiro Lieto - faranno 'parlare' i contrasti intesi come confronti destinati ad arricchire reciprocamente le rispettive esperienze. La Provincia Caserta si pone come ponte, come ente promotore e coordinatore dell'iniziativa, coinvolgendo i Comuni e unendo le varie realtà territoriali in un "unicum", dai centri urbani più popolosi fino ai borghi più rappresentativi di Terra di Lavoro. Ogni spettacolo avrà un suo tema e un suo sviluppo con un rappresentante di primo piano del panorama dei cantautori italiani e dei grandi interpreti, del jazz e della parola". Per il presidente della Provincia Domenico Zinzi, "si tratta di un progetto inedito nella forma teso ad una concreta valorizzazione dei Borghi di Terra di Lavoro. I Borghi rappresentano la nostra storia, la nostra cultura". "L'obiettivo - ha aggiunto Zinzi - è di unire la provincia, attraverso questi gemellaggi tra città più grandi e borghi particolarmente significativi. Dobbiamo risvegliare - ha concluso Zinzi - i sentimenti di amicizia e di orgoglio della nostra terra. A noi toccava lanciare la sfida e non ci siamo tirati indietro. Abbiamo lavorato sodo per realizzare in soli dieci giorni un cartellone particolarmente impegnativo che, come regalo di Natale, la Provincia donerà ai comuni interessati. Ora toccherà a loro saper diventare teatro di emozioni e palcoscenico a cielo aperto". Nel periodo che va dal 16 dicembre al 6 gennaio, quindi, sette città della provincia di Caserta (Caserta, Aversa, Capua, Marcianise, Casagiove, Santa Maria Capua Vetere, Sessa Aurunca) adotteranno - non solo idealmente - sette Borghi della stessa provincia (Casertavecchia, Alife, Castelmorrone, Caiazzo, Formicola, Pietravairano, Rocca d'Evandro) nel quadro di una serie di "eventi-ponte" tra le diverse realtà con il preciso intento di sviluppare il tema dei "Contrasti" all'interno di un progetto artistico unitario e unificante. A queste località se ne aggiungeranno altre due (Mondragone, Santa Maria a Vico) che diventeranno "luoghi ritrovati" per due diversi eventi di confine oltre il confine.

INTERNET: MONDRAGONE; AL VIA PROGETTO 'IMPARIAMO A NAVIGARE' GIUNTO ALLA TERZA EDIZIONE INSEGNA WEB, SOCIAL NETWORK E INGLESE

CASERTA, 9 DICEMBRE 2010 - Al via, a Mondragone (Caserta), la terza edizione di "Impariamo a navigare", corso per studenti e genitori finalizzato a un uso consapevole delle nuove tecnologie e in particolare di Internet. Il corso, organizzato dal Comune, prevede una serie di lezioni, condotte dai dipendenti Gustavo Riccio e Luca Palmieri, che faciliteranno all'apprendimento delle nozioni di base nell'utilizzo di Internet, dei social network, dell'inglese di base, nonché delle misure di difesa dalle insidie e dai pericoli più comuni che si trovato sulla Rete. "L'Iniziativa - ha sottolineato il capogruppo UDC al Comune, Fabio Gallo - ha riscosso notevole interesse non solo tra i giovani studenti. Il corso, infatti, prevede anche la presenza dei genitori che spesso, per motivi generazionali, hanno maggiori difficoltà nell'approcciarsi alla Rete Internet". "Ritengo che il progetto anche alla luce delle recenti cronache, abbia una fortissima valenza educativa - ha aggiunto Gallo - Internet è una grande risorsa sociale e culturale, ma anche uno strumento insidioso. Il progetto ha l'obiettivo di fornire agli studenti e ai loro genitori le conoscenza di base in modo tale da consentire un utilizzo consapevole e positivo della Rete".

COMUNI: SU FOCUS D&R L'ELENCO DEI NOMI PIU' CURIOSI

ROMA, 9 DICEMBRE 2010 - Acquafredda (Brescia) e Acquacalda (Messina); Casto (Brescia) e Morigerati (Salerno), Fermo e Mosso (Biella): sono solo alcuni dei nomi di cittadine italiane che il periodico 'Focus Domande e Risposte', in edicola questa settimana, si è divertito a scovare lungo tutto lo Stivale per confezionare un elenco dei nomi più bizzarri e assurdi dei comuni italiani, azzardando anche dei divertenti accostamenti. La lista comprende una quarantina di denominazioni e tocca tantissime regioni italiane, anche se curiosamente a farla da padrona è la provincia di Brescia con ben 5 comuni inseriti in questo speciale elenco: Acquafredda, Casto, Incudine, Borgosatollo e Angolo. Non è da meno la provincia di Como con tre segnalazioni (Bulgarograsso, Lomazzo e Torno) così come Salerno (Morigerati, Furore, Scafati). Da segnalare poi, tra le coppie più bizzarre, Orino (Varese) e Pisciàno (Perugia), Felino (Parma) e Leonessa (Rieti), Schiavi (Chieti) e Liberi (Caserta). Gli altri nomi segnalati da Focus Domande e Risposte: Rubàno (Padova), Vado (Savona), Acuto (Frosinone), Benetutti (Sassari), Borgosatollo (Brescia), Caccamo (Palermo), Carceri (Padova), Ficarazzi (Palermo), Ficarolo (Rovigo), Greggio (Vercelli), Onore (Bergamo), Ossi (Sassari), Pocapaglia (Cuneo), Ardore (Reggio Calabria), Aramengo (Asti).

CAMORRA: EX SINDACO DI CASTELVOLTURNO(E GIUDICE) INDAGATO PER CAMORRA HA GIA' PRONTO UN LIBRO IN SUA DIFESA

CREMONA, 8 DICEMBRE 2010 - 'Sono morto all'alba del 15 novembre 2010. Uomini della squadra di polizia giudiziaria della questura di Caserta entrano in casa mia con un ordine di perquisizione domiciliare e personale, firmato da un magistrato della direzione distrettuale antimafia di Napoli. Appena leggo le dichiarazioni dei pentiti, ogni dubbio svanisce: la camorra che ho sempre combattuto a fronte alta, si vendica. E il pensiero va a Enzo Tortora che ebbe la gioia amara di veder proclamata la sua innocenza. Sono nella stessa condizione, e devo riuscire anch'io, subito. Devo soltanto bloccare il tempo che fugge, fugge irrimediabilmenté. Così comincia il libro 'Uomini d'onore e uomini senza onoré che uscirà a giorni, scritto da Francesco Nuzzo, sostituto procuratore alla Corte d'appello di Brescia, ex sindaco di Castel Volturno, e che da più di trent'anni abita a Cremona. Domani il giornale La Provincia di Cremona pubblicherà in anteprima il primo e l'ultimo paragrafo. Il magistrato è indagato per presunti rapporti con la camorra, tangenti e appalti sospetti. L'inchiesta nella quale è coinvolto Nuzzo si basa essenzialmente sulle dichiarazioni di due pentiti. Il magistrato si proclama totalmente estraneo alle accuse e sostiene che qualcuno ha voluto punirlo per aver fatto fino in fondo il suo dovere in un contesto delicatissimo. Insieme ad altri amministratori, Nuzzo è accusato di concorso in associazione di tipo mafioso, abuso d'ufficio, falso ideologico e materiale. Nel libro, Nuzzo racconta le fasi salienti della vicenda che lo vede indagato, le sue sensazioni, i suoi pensieri. E respinge ogni accusa.

CRIMINALITA': TRUFFE A DANNI BANCHE IN TOSCANA, ARRESTATO

CASERTA, 8 DICEMBRE 2010 - Agenti del commissariato di Castel Volturno hanno arrestato Giovanni Adattilo, napoletano di 43 anni residente da tempo nel centro del litorale casertano, già al centro di altre indagini, perchédestinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Livorno con l'accusa di di ricettazione, truffa, falso, sostituzione di persona in concorso con altri. Sin dallo scorso mese di aprile l' uomo, già indagato per spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi, era seguito dagli agenti della Squadra Investigativa del commissariato di Castel Volturno, in collaborazione con i colleghi del commissariato di Cecina in provincia di Livorno dove Addattilo, usando documenti contraffatti versava assegni rubati riscuotendo assegni Inail rubati e contraffatti. Addattilo è considerato dagli investigatori il capo di un' organizzazione responsabile di numerose truffe anche ai danni di istituti bancari nella zona di Livorno per oltre 100 mila euro, truffe realizzate in pochi mesi e che sarebbero state portate a termine anche ai danni di pay-tv. L'uomo utilizzando documenti falsi e avvalendosi del contributo di altri soggetti alcuni dei quali in corso di identificazione, avrebbero stipulato contratti con Mediaset e Sky Italia approfittando di offerte commerciali che prevedevano acquisti di televisori. Poi, perfezionati i contratti, i pagamenti non venivano onorati e vani si sono rivelati i tentativi per risalire a lui.

QUASI STRANGOLATO DAI COMPAGNI, ARRESTATI IN TRE 15ENNE VESSATO PER MESI DAI COETANEI. TENTATO OMICIDIO L'ACCUSA

CASERTA, 8 DICEMBRE 2010 - Per mesi hanno vessato, aggredito, umiliato e insultato un loro coetaneo sul pullman che da scuola li riportava a casa. Un grave caso di stalking che è costato l'arresto a tre quindicenni di 'buona famiglia', originari di Vitulazio, piccolo centro agricolo a nord di Capua (Caserta). I tre studenti-bulli saranno ascoltati tra domani e martedì dal magistrato nell'interrogatorio di garanzia. I tre - tra loro figura il figlio di un esponente politico locale - tutti studenti di un istituto tecnico di Vairano Scalo, frazione di Vairano Patenora, nell'alto Casertano, sono accusati di concorso in tentato omicidio, minacce, rapine e stalking e si trovano ospiti del centro di prima accoglienza dei Colli Aminei di Napoli. I carabinieri, sulla base delle testimonianze raccolte tra gli amici dei protagonisti della vicenda, hanno ricostruito alcuni dei numerosi atti di violenza di cui è rimasto vittima il ragazzo, avvenuti in prevalenza sul pullman che portava gli studenti da Vitulazio a Vairano Scalo, spesso tra l'indifferenza degli altri compagni, intervenuti a difesa della vittima quando uno dei violenti gli ha stretto le mani attorno al collo rischiando di soffocarlo. E' stato questo l'episodio che il ragazzo, nonostante le minacce dei suoi persecutori gli avessero suggerito il silenzio, non ha potuto nascondere ai genitori. Troppo evidenti i segni della violenza subita, di cui si trova traccia anche in un referto medico. E' partita allora la denuncia ai carabinieri e sono scattate le indagini concluse con l'arresto dei tre bulli, uno dei quali, al momento dell'esecuzione del provvedimento dei Tribunale dei Minorenni di Napoli, ha mostrato un atteggiamento spavaldo, minacciando ritorsioni nei confronti della sua vittima. Quest'ultimo - è stato accertato - è un ragazzo timido, incapace di reagire alle continue provocazioni alle quali veniva sottoposto dai tre arrestati che lo hanno più volte aggredito per derubarlo di denaro e una volta anche del telefonino, restituitogli solo dopo averlo danneggiato. Insomma, una serie di atti persecutori che hanno inciso profondamente - come hanno spiegato gli investigatori - sugli atteggiamenti del ragazzo ora affidato dai genitori, fino alla fine all'oscuro delle violenze subite, alle cure di uno psicologo.

CAMORRA: STRAGE GIOVEDI' SANTO, 4 ARRESTI DOPO 12 ANNI DOPO AGGUATO FU DECISA VENDETTA MA MORIRONO TRE OPERAI INNOCENTI

NAPOLI, 7 DICEMBRE 2010 - Un falso geometra e un falso ingegnere bussarono alla porta del boss Achille Piccolo, sperando di ingannarlo e di ucciderlo. Lui però aveva intuito il tranello e si fece trovare circondato da uomini armati. Ne scaturì una feroce sparatoria che si concluse con la morte di tre persone dell'uno e dell'altro gruppo: è quella che a Marcianise (Caserta) si ricorda come "la strage del giovedì santo". Dodici anni dopo, grazie ad alcuni collaboratori di giustizia, di quell'episodio si conoscono nel dettaglio dinamica, movente, mandanti ed esecutori. Quattro le ordinanze di custodia cautelare notificate oggi dai carabinieri di Napoli: destinatari sono Salvatore Belforte, Michele Cirella, Roberto Vicale ed Achille Piccolo. Tra i Belforte e i Piccolo, un tempo alleati tra loro sotto l'egida del boss Raffaele Cutolo, era in atto da tempo una faida cruenta. Nel conflitto a fuoco dell'aprile 1998 morirono Elpidio Gravante e Giuseppe De Crescenzo, legati al clan Piccolo; Achille Piccolo, benché ferito, riuscì a sua volta ad uccidere Aniello Cirella, alleato dei Belforte. Di lì a pochi mesi la strage di Marcianise ebbe un tragico corollario: il padre di Aniello Cirella chiese al boss Salvatore Belforte di vendicare il figlio. Fu organizzata una spedizione punitiva a Pomigliano d'Arco, davanti al pastificio Russo. Qui, secondo le informazioni raccolte, dovevano giungere, per chiedere una tangente ai proprietari dell'azienda, tre taglieggiatori di un gruppo alleato dei Piccolo. Per un tragico errore, invece, gli uomini inviati dal boss Salvatore Belforte (paragonato dal gip al re Erode, che ordinò una strage di bambini per uccidere Gesù ed eliminare un potenziale rivale) scambiarono per taglieggiatori tre operai del pastificio che stavano prendendo un caffé a uno chalet vicino. Così il pentito Giovanni Messina racconta la strage di Marcianise: "Io ed il Cirella ci accordammo che sarebbe sceso prima lui ed entrato nel portone del Piccolo per verificare l'eventuale presenza di persone armate e, in caso di necessità, avrebbe usato una frase convenzionale per consentirmi di intervenire già armato e cominciare a sparare. La frase era: 'ingegnere, potete entrare'. Fu così che quando giungemmo nuovamente al portone di ingresso dell'abitazione del Piccolo, io attesi vicino alla macchina, mentre il Cirella citofonò e si fece aprire. Quando venne aperto il portoncino d'ingresso, il Cirella, dopo aver fatto un passo avanti, si girò verso di me e mi invitò ad avvicinarsi con la frase convenzionale. Intuii immediatamente che si trattava di una situazione di pericolo per cui mi avvicinai impugnando la pistola semiautomatica già pronta all'uso. Appena fui alle spalle del Cirella, che era appena entrato nel portoncino, udii alcuni colpi di arma da fuoco e vidi il Cirella cadere davanti a me. Di fronte intravidi una persona con una pistola semiautomatica, contro cui feci immediatamente fuoco, vedendola cadere all'istante. Con la coda dell'occhio mi accorsi che sulla mia sinistra, appoggiato all'interno del portone, vi era una persona armata, contro cui girai l'arma che impugnavo con la destra e feci fuoco a ripetizione, scaricandole addosso tutto il caricatore. Contemporaneamente estrassi dalla cintola il revolver e con la sinistra esplosi altri tre o quattro colpi all'indirizzo della persona che era di fronte a me e che già era a terra. Sono certo di aver ucciso entrambi. Il tutto ebbe luogo in pochissimi secondi".

"Sembra che l' inferno si sia trasferito sulla terra, con il Maligno che spinge gli uomini a compiere azioni terrificanti": così una delle più alte cariche ecclesiastiche della provincia di Caserta cominciò l'omelia tenuta in occasione della celebrazione eucaristica della Pasqua del 1998, avvenuta tre giorni dopo la strage di Marcianise. La citazione è agli atti dell'inchiesta che ha portato questa mattina alla notifica di quattro ordinanze di custodia cautelare. Anche in altre occasioni i Belforte avevano scelto giorni festivi per commettere omicidi: oltre al Natale del 1997, in cui vennero assassinati due uomini vicini ai Piccolo, era accaduto per esempio l'11 novembre del 1986, quando, nella stessa abitazione teatro del massacro del giovedì santo, c'era stata un'altra feroce sparatoria in cui era caduto, tra gli altri, il boss Antimo Piccolo, padre di Achille, arrestato questa mattina; quell'episodio è tuttora ricordato in zona come "la strage di San Martino".

ESERCITO:DOMANI CERIMONIA 67MO BATTAGLIA MIGNANO MONTE LUNGO

MIGNANO MONTELUNGO (CASERTA), 7 DICEMBRE 2010 - Domani, con inizio alle ore 10.45, sarà ricordato a Mignano Monte Lungo il 67mo anniversario della Battaglia. Sarà il fenerale di Corpo d'Armata dei Carabinieri Vittorio Barbato, commissario generale per le onoranze caduti in guerra con sede in Roma che interviene in rappresentanza della Difesa. Interverranno, inoltre, il Cav. Roberto Campanile, Sindaco del comune, il generale in pensione Luigi Poli, presidente dell'Associazione Nazionale combattenti della Guerra di Liberazione nonché le autorità civili, religiose e militari. Alla cerimonia saranno presenti i Gonfaloni, decorati al valor militare, delle città di Napoli, Bellona, Frosinone, Roccaromana, Caserta, S. Nicola la Strada, Cassino, Conca della Campania, Galluccio, Mignano Monte Lungo, Presenzano, Livorno, Roccadevandro, S.Maria Capua Vetere, S. Pietro Infine, Vairano Patenora, San Vittore del Lazio e, Tora e Piccilli. Interverrà anche il Medagliere dell'Associazione Nazionale Combattenti della Guerra di Liberazione. °°°°°

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