Casertasette - CASERTA, CRONACA: SCRITTE INQUIETANTI SU ESTERNO SEDE ASPPI, INDAGINI

CASERTA, 23 OTTOBRE 2010 - Proseguono le indagini, dopo la denuncia sull'atto vandalico con scritte sul muro perimetrale della seconda sede dell’Asppi, associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari. Ma più che al danneggiamento - rifersice un comunicato Asppi ai responsabili preoccupa maggiormente il contenuto della scritta. Infatti , probabilmente durante la notte, ignoti utilizzando una bomboletta spray hanno scritto: “gli infami devono morire”. E’ chiaro il messaggio minatorio che viene rivolto all’associazione impegnata con i comitati civici anche nel problema cave e cementifici. La portavoce dell’Asppi Giovanna Maietta dichiara: “la sede di viale Michelangelo è principalmente usata per le riunioni del comitato di Quartiere Parco Cerasola e Centurano di cui sono il presidente. Più volte sono stata insultata e minacciata per aver chiesto il rispetto delle Leggi in merito alle attività estrattive. Ancora oggi, dopo varie denunce, ci sono certi cavaioli che mi seguono nei miei spostamenti, in più si aggiunge l’ingiustificato malcontento, dei lavoratori della Cementir, plagiati da certi politici e dai loro datori di lavoro che parlano di licenziamenti. La parola infame non è la prima volta che la sento da certe persone e questo mi fa pensare che quella scritta sia scaturita dal cattivo messaggio che si vuole a tutti i costi far passare, incolpando i rappresentanti di associazioni e comitati o coloro che decidono nel rispetto della norma”. Il vicepresidente dell’Asppi e la portavoce hanno provveduto già a sporgere denuncia all’autorità giudiziaria verso ignoti. Il presidente Gianfranco Tedesco dichiara: “il nostro sindacato ha sempre svolto un’attività a difesa dei cittadini e siamo fermamente convinti di voler continuare questa difesa, che oltre alla piccola proprietà comprende anche l’ambiente e il territorio, certi atteggiamenti non ci scoraggiano assolutamente, potrebbe essere stato un fatto casuale o da attribuire a determinate problematiche, oppure semplicemente si sono presi di mira le sedi dei sindacati”.