AMBIENTE E RIFIUTI: DA RACCOLTA A IMPIANTI, ITALIA DELLE DIFFERENZE
Data: Sabato, 23 ottobre @ 19:47:15 CEST
Argomento: Ambiente




ROMA, 22 OTTOBRE 2010 - Poca differenziata e mancanza di impianti di stoccaggio i nodi che, in particolar modo nella provincia di Napoli, sono alla base della crisi di questi giorni. Ma gli stessi problemi non si registrano in altre regioni: dall'emergenza al ciclo virtuoso dei rifiuti, l'Italia del cassonetto è sempre divisa. E non solo tra aree geografiche (nord, centro e sud) e tra regioni ma anche tra province della stessa regione, come, appunto, in Campania. Ecco la geografia dell'Italia dei rifiuti in base ad alcuni parametri, dai dati generali sulla gestione agli impianti (di compostaggio e di incenerimento) a quelli sulla raccolta differenziata. I dati sono quelli dell'ultimo rapporto dell' Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale Ispra) del 2009 relativi al 2008. - GESTIONE RIFIUTI URBANI: La principale problematica riguarda la corretta computazione dei rifiuti avviati ad impianti di trattamento prima del definitivo recupero o smaltimento. Lo smaltimento in discarica rappresenta, a livello nazionale, circa il 45% dei rifiuti complessivamente gestiti nel 2008 mentre nell'insieme le altre tipologie di recupero, trattamento e smaltimento rappresentano oltre la metà dei rifiuti gestiti (55%). La produzione nazionale di rifiuti urbani è di 32,5 milioni di tonnellate; - COMPOSTAGGIO DI RIFIUTI SELEZIONATI: Al 2008 in Lombardia, con una popolazione di circa 10 milioni di residenti, e una delle regioni che nel passato ha conosciuto l'emergenza, risultavano 77 impianti di cui attivi 63 per una potenzialità totale autorizzata di 918.917 tonnellate di cui trattate 756.620. Sedici gli impianti di altrettanti comuni solo nel milanese. In Campania, con una popolazione di circa 6 milioni di abitanti, risultavano 10 impianti di cui 6 attivi. Inattivo risultava quello di Caivano nel napoletano. La potenzialità totale autorizzata per tutti gli impianti era di 171.500 tonnellate, 26.282 invece quelle trattate. Da dire anche che la materia organica spesso esce dalla Campania per essere trattata o in Lombardia o in Sicilia, secondo quanto rilevato da diverse fonti ambientaliste; - INCENERITORI: Al 2008 in tutta Italia gli impianti operativi erano 49 rispetto ai 47 dell'anno precedente. Quasi il 60% di quelli operativi erano localizzati nel nord Italia. In dettaglio, in Lombardia 13 impianti, in Emilia Romagna 8; in sostanza, 2/3 dei 28 impianti operativi al Nord, sono localizzati in due sole regioni. Nelle regioni del Centro erano operativi al 2008 13 impianti, di cui 8 nella regione Toscana, uno in più dell'anno precedente per effetto del riavvio dell' impianto di Poggibonsi; 4 nel Lazio, uno in più grazie all' avvio del gassificatore di Roma Malagrotta ed uno nella regione Marche. I rimanenti 8 impianti erano localizzati in Molise (2), Puglia (1), Basilicata (1), Calabria (1), Sicilia (1) e Sardegna (2). Dal 2009 in Campania avviato l'unico impianto, quello di Acerra; - RACCOLTA DIFFERENZIATA: La raccolta differenziata ha raggiunto nel 2009 il 30,6% sulla produzione totale dei rifiuti in Italia (al nord 45,5%, al centro il 22,9%, al sud il 14,7%). A Napoli la differenziata ha visto invece un calo dall'11,5% del 2007 al 9,6% del 2008. Tra le regioni, Trentino Alto-Adige in testa con il 56,8%, seguito dal Veneto (52,9%). Al centro bene la Toscana con il 33,6%. Al sud la Campania registra un +5,5% grazie alle province di Avellino (36,9%) e di Salerno (33,3%), nonostante i risultati delle province di Napoli (14,8%) e Caserta (11,5%).





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